Coronavirus in Toscana: senza mascherine negli studi televisivi

Negli studi radiotelevisivi e nelle trasmissioni in esterno al chiuso, nel caso in cui sia garantito il mantenimento, tra tutte le persone presenti, di una distanza interpersonale superiore a 1,8 metri, è possibile per gli ospiti, i conduttori e gli intervistatori non indossare mascherina protettiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione delle trasmissioni radio-televisive. E’ quanto dispone l’Ordinanza n. 53 sulle misure di contenimento relative alla diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del settore radiotelevisivo, a firma del presidente della Regione Enrico Rossi. La questione era stata sollevata, con una lettera a Rossi, dal presidente dell’Associazione stampa toscana, ovvero il sindacato dei giornalisti. “Abbiamo deciso di convocare subito l’Associazione stampa toscana insieme ad alcuni operatori televisivi – racconta l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha condotto gli incontri – e questo è l’esito, con norme basate sul buon senso, ma anche sulla salvaguardia della salute di lavoratori e persone coinvolte”.

L’ordinanza della Regione Toscana precisa che ospiti e conduttori e intervistatori devono comunque essere dotati di mascherina protettiva, da indossarsi qualora sia necessario avvicinarsi ad altre persone a meno di 1,8 metri. Tutti gli altri lavoratori presenti all’interno dello studio (cameramen e tecnici, ad esempio) dovranno sempre indossare una mascherina protettiva. Nell’ordinanza si raccomanda, inoltre, di limitare al massimo il numero delle persone presenti in studio come ospiti, intervistatori e conduttori e di applicare le misure di distanziamento interpersonale (come da normativa tuttora in vigore) per le trasmissioni e le interviste radio televisive realizzate all’aperto.