Cos’è la cubicatura e quali sono le sue applicazioni più comuni

La decorazione della plastica e di qualsiasi altro tipo di materiale può essere effettuata con una tecnica a immersione che prende il nome di cubicatura, grazie a cui è possibile dare vita a migliaia di effetti differenti. Uno dei vantaggi più significativi offerti da questo metodo consiste nella possibilità di decorare anche componenti e oggetti che si caratterizzano per conformazioni altamente complesse. ANBOindustry è una delle realtà leader nel settore, tra i player più importanti in Europa: specializzata a livello industriale, si rivolge alle aziende mettendo a loro disposizione la qualità assicurata da impianti automatici decisamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Come si effettua la cubicatura

Per capire qual è il metodo di lavorazione alla base della cubicatura possiamo prendere come esempio la tecnica della cubicatura carbonio: grazie ad essa si ha l’opportunità di decorare qualunque tipo di superficie conferendo ad essa un effetto tridimensionale molto peculiare che permette di riprodurre in modo fedele e accurato le fibre di carbonio in tutte le loro variegate sfumature. In pratica, l’oggetto che deve ricevere il trattamento viene immerso all’interno di una particolare vasca di lavorazione a temperatura controllata. Dopodiché sulla superficie dell’acqua viene applicata una pellicola grazie alla quale l’effetto decorativo può essere trasferito: ciò si verifica per mezzo della pressione idrostatica che viene esercitata nei confronti dell’oggetto immerso dall’acqua.

Il trasferimento dell’effetto decorativo

Mediante un attivatore speciale, la trama della pellicola viene trasferita sull’oggetto, che a questo punto può essere lavato e asciugato. Il procedimento, però, non è ancora concluso, perché resta da applicare una vernice protettiva trasparente: essa serve a fare in modo che l’oggetto duri a lungo nel tempo e si mantenga resistente, ma anche a conferire all’effetto ottenuto la necessaria lucentezza, a prescindere dal fatto che si sia optato per una finitura opaca o lucida.

La cubicatura effetto carbonio

Nel caso della cubicatura effetto carbonio, si ha a che fare con un risultato finale davvero unico e con una varietà pressoché infinita di decorazioni tra cui scegliere: ecco, allora, le fibre di carbonio elegant, le fibre di carbonio gold e le fibre di carbonio noir.

I segreti della cubicatura

Indicata anche con il nome di water transfer printing o dippatura la cubicatura è un procedimento che può essere effettuato su oggetti di piccolo, medio e grande formato, per tirature di ogni genere. Oltre alla cubicatura effetto carbonio, vale la pena di menzionare anche la cubicatura effetto cromato, la cubicatura effetto marmo, la cubicatura effetto camuflage e la cubicatura effetto legno: tutte soluzioni che, tra l’altro, conferiscono agli oggetti un notevole valore aggiunto. I procedimenti tecnologici che vengono adoperati offrono la possibilità di dare vita a molteplici soluzioni grafiche che si prestano a numerosi ambiti di applicazione. I prodotti cromati, per esempio, sono molto richiesti nel mondo dell’occhialeria, nel settore dell’arredamento, nell’ambito del design, nel comparto automotive e nel campo dell’illuminazione, senza dimenticare l’elettronica e la moda.

Le caratteristiche della cromatura

A proposito della cromatura, si tratta di una tipologia di cubicatura molto richiesta e apprezzata per i risultati estetici che ne derivano: il trattamento conferisce agli oggetti una eccellente resistenza sia fisica che chimica, con la lavorazione che resta inalterata e impeccabile per molto tempo. Che si applichi su plastica, sui metalli, sul legno o sulla ceramica, la cubicatura effetto cromato contribuisce a creare un effetto specchio molto intrigante e perfino lussuoso. Il metallo cromato viene riprodotto in modo alquanto fedele, così che la luce possa essere riflessa da ogni angolo di osservazione.

Cubicare con effetto legno

Infine, in questa panoramica di potenziali applicazioni della cubicatura occorre citare anche quella effetto legno, che si può declinare in tante varianti quante solo le tipologie e le essenze tra cui scegliere: ecco, allora, l’olivo, l’ebano, la betulla, il frassino, il faggio, il palissandro, il noce, il rovere, il teak e la radica, senza dimenticare la corteccia e il sughero. Del legno vengono riprodotte non solo le venature e tutte le altre peculiarità estetiche, ma anche le sensazioni di organicità e di matericità che si possono avvertire al tatto.