Scatta il coprifuoco in Lombardia e in tutta Italia? Decisioni attese in giornata

Per il Corriere della Sera non ci sono dubbi: passerà la linea dura. Il coprifuoco per 15 giorni potrebbe scattare non solo in Lombardia ma in tutta Italia. Matteo Salvini e la Lombardia chiedono di diventare subito zona rossa. Anche gli esponenti dem del Nord sono sulla stessa linea. Pertanto, anticipa il quotidiano, “Giuseppe Conte lavora a un nuovo decreto. Potrebbe essere pronto già oggi e consentirà alle Regioni di decidere ulteriori chiusure, restando però all’interno di una cornice nazionale”. Attilio Fontana vuole abbassare le saracinesche dei negozi e chiudere gran parte degli uffici. Non si fermeranno però la produzione e i servizi essenziali, dalle farmacie al settore alimentare, dall’energia elettrica all’informazione. La direzione è di consentire alle Regioni di emanare ordinanze restrittive in accordo con il Governo. Stefano Bonaccini in Emilia-Romagna sospende bar e ristoranti nel fine settimana e chiude i mercati, salvo i banchi alimentari. Maurizio Martina e Alessia Rotta sono per la chiusura totale e l’assessore lombardo Davide Caparini assicura che il Lazio di Zingaretti, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo, sosterrebbero la linea dura. Il centrodestra insiste anche sulla nomina di un super commissario. “Serve una figura abituata a gestire scenari estremi” ripete Giorgia Meloni. Antonio Tajani rilancia Guido Bertolaso. Matteo Salvini si dice “preoccupato”, chiede più coraggio, fermezza e risolutezza, “scelte forti e drastiche” modello Cina. Ma Confindustria è contraria. Preoccupano le possibili tensioni sociali nel Paese. Misure troppo penalizzanti potrebbero innescare problemi di ordine pubblico. Ma Cgil, Cisl e Uil sono per una frenata alla produzione. Anche Luca Zaia (Veneto) si va convincendo che “un isolamento fiduciario fatto bene” sia la soluzione. Enrico Rossi (Toscana) ci starebbe. E Tajani consegna a Conte l’allarme, oltre che del Piemonte, dei presidenti di Calabria, Basilicata e Molise. “Se il virus aggredisce il Sud, non reggiamo”.