Come chiedere il rimborso per volo in ritardo
Viaggiare è una delle esperienze più belle che una persona possa sperimentare nell’arco della sua vita. La International Air Transport Association nella sua sede di Ginevra, in Svizzera, ha stimato che nel corso di quest’anno 13 milioni di passeggeri saliranno ogni giorno sui 31 mila voli programmati per raggiungere qualsiasi parte del globo. Su così tanti casi è possibile che qualche viaggiatore incappi in un ritardo del proprio volo e sia costretto ad aspettare in aeroporto per diverse ore, se non per alcuni giorni. Questa situazione crea un notevole disagio nei passeggeri che sono costretti a rivedere tutti i propri piani di viaggio per ovviare agli inconvenienti causati dalle compagnie aeree. Pochi sanno che, in queste circostanze, il passeggero ha diritto a chiedere il rimborso per volo in ritardo. Ecco come.
Rimborso per volo in ritardo: un diritto poco conosciuto
Quasi il 90% dei passeggeri di voli aerei ignora la possibilità di ottenere un risarcimento nel momento in cui il vettore ritarda e lui è costretto ad aspettare per un considerevole lasso di tempo che l’aereo prenotato arrivi. Questa stima viene fornita da AirHelp, azienda leader nella tutela dei diritti di passeggeri aerei. Fino ad oggi ha aiutato oltre 5 milioni di passeggeri a far valere i propri diritti legali dopo aver inoltrato sul sito ufficiale di AirHelp la richiesta di rimborso per volo in ritardo. Aziende come questa operano ogni giorno per aumentare la consapevolezza dei viaggiatori verso i loro diritti. Esistono, infatti, un preciso Regolamento Europeo e delle leggi internazionali che gestiscono questo genere di situazioni. I voli che rientrano nell’area geografica europea sono quelli sicuramente più tutelati, grazie alla presenza del Regolamento CE n. 261/2004 il quale include lo spazio aereo europeo ed altre aree come Islanda, Norvegia, Svizzera e le regioni ultra-periferiche. I passeggeri di questi voli vengono assistiti dal personale della compagnia aerea durante l’attesa ed hanno diritto a diversi scaglioni di risarcimento, nonché al completo rimborso per volo in ritardo. Meno tutele prevede, diversamente, la Convenzione di Montreal che è in vigore dal 2003. Si tratta di una normativa a cui hanno aderito 120 diversi Paesi e che tenta di riparare ai danni subiti dai passeggeri. In realtà, ogni Paese decide autonomamente come ottemperare a questo dovere. Un caso classico è quello degli USA dove sono le compagnie aeree a decidere quando e in quale misura risarcire l’eventuale danno.
Come chiedere il rimborso?
I passeggeri che desiderano muoversi per ottenere il rimborso per volo in ritardo devono avere a disposizione diversi elementi. Prima di tutto è importante conservare la propria carta d’imbarco e ogni documento relativo al volo prenotato dove sia presente il codice di conferma della prenotazione. Mentre si attende in aeroporto è importante chiedere spiegazioni al personale di terra sui motivi del ritardo. Tutte queste informazioni andranno specificate durante la domanda di rimborso. In questa fase è importante prendere appunti e scattare fotografie dei tabelloni per creare una prova tangibile del ritardo. La compagnia aerea responsabile del disservizio potrebbe cercare di risolvere il problema proponendo ai passeggeri dei buoni viaggio o altre compensazioni. Queste offerte vanno valutate molto attentamente, soprattutto se non soddisfano le proprie aspettative. Spesso è più probabile riuscire ad ottenere soddisfazione con un’azione successiva di rimborso per volo in ritardo. Infine, è importante conservare tutte le fatture e gli scontrini delle spese extra effettuate durante l’attesa, per poi addebitarle all’azienda responsabile. Se il ritardo supera le 5 ore, i passeggeri hanno diritto al rimborso completo e ad un volo di ritorno al punto di partenza, se necessario. Nel caso di un volo negli USA, il risarcimento va negoziato direttamente con la compagnia aerea anche se, quest’ultima, non è obbligata a risarcire i passeggeri.
Cosa chiedere alla compagnia aerea?
Oltre al risarcimento che può arrivare fino ad un massimo di € 600, sulla base delle ore di attesa e alla lunghezza della tratta, i passeggeri possono far valere ulteriori diritti. Il più importante è il diritto all’assistenza con acqua, cibo, accesso alle comunicazioni, trasporti e alloggi, ove fossero necessari per salire su un volo programmato il giorno successivo a quello del ritardo. Inoltre, se la compagnia offre un volo alternativo di classe superiore, non ha diritto a chiedere ai passeggeri un aumento del prezzo rispetto al costo del biglietto. Viceversa, in caso di un biglietto di qualità inferiore, i passeggeri hanno diritto a chiedere un rimborso che può variare dal 30 al 70% rispetto al prezzo del biglietto originario. Ricordiamo che gli unici casi in cui le compagnie aeree non sono tenute al rimborso per volo in ritardo è quando si verificano delle circostanze eccezionali che non permettono il decollo in totale sicurezza per i passeggeri.