Calabria: una colonia stuprata da vecchi e nuovi conquistadores

Nicola Rombolà

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Nicola Rombolà (Tesoro Calabria). I voti a Tesoro Calabria: un prezioso dono per il giorno della memoria in una terra estrema, laboratorio politico-esistenziale

“Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva. Bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi”. Rita Levi Montalcini

Noi candidati di Tesoro Calabria ci siamo ritrovati a combattere una difficile battaglia politica e culturale insieme ad un uomo straordinario come Carlo Tansi. Non ci arrenderemo certo alla mediocrità e alla rassegnazione. Personalmente sono convinto che sia necessario dare un senso profondo al nostro vivere in questa meravigliosa ma oscura terra. In primo luogo abbiamo delle importanti responsabilità: verso la nostra Coscienza e la nostra Intelligenza che non devono essere più oltraggiate; poi verso tutti coloro che hanno sperato e creduto in Tesoro Calabria, in una Calabria Libera e Pulita. Soprattutto non possiamo vanificare l’importante, epico impegno che ha profuso Carlo Tansi con passione e coraggio, lanciando il cuore oltre l’ostacolo. Credo che sia arrivato il momento storico di dare un valore intellettuale, culturale, etico-politico al nostro esser nati in Calabria, senza dimenticare che siamo figli di Madre Terra e che, quindi, in ognuno di noi alberga una Coscienza universale. Lo dobbiamo fare per ogni Creatura innocente che ha la fortuna – e non la disgrazia – di nascere in Calabria: lo dobbiamo a loro, perché non si devono vergognare di dire che sono figli di Pitagora, di Zaleuco, di Cassiodoro, di Gioacchino da Fiore, di Barlaam, di Leonzio Pilato, di Telesio, di Tommaso Campanella e, per tutti gli altri, di Corrado Alvaro e di Franco Costabile, non certo della ‘ndrangheta. Non devono vivere il complesso di inferiorità che ha generato e genera un male profondo che porta molti calabresi a inquinare la loro terra, a prostrarsi e consegnare la loro dignità nelle mani di mercenari predatori e accattoni, a mettere sul mercato la loro Anima e svenderla nelle discariche dove prolifera il putridume. Chi nascerà e crescerà in questa Terra deve sentirsi protagonista di una nuova Storia, deve vivere questa tensione emotiva, culturale e spirituale. Pensate che lo possano fare i vecchi e nuovi conquistadores che ritornano nelle vesti auree di cavalieri e “puttanieri” per ricordarci che siamo una colonia da stuprare? La Calabria, proprio perché rappresenta un’emergenza, essendo periferia e ricettacolo del marcio che altrove è occultato, paradossalmente è un laboratorio esistenziale e politico, dalla cui sorte dipende la sorte dell’Italia. I tumori che hanno infestato il corpo di questa terra si propagano nel resto del corpo del Paese, corrotto e senza più difese immunitarie, per la semplice legge fisica dei vasi comunicanti. I fatti di cronaca lo raccontano in modo inequivocabile. Infine, non dobbiamo lasciare alla solitaria battaglia di un uomo come Nicola Gratteri il destino della giustizia in Calabria per quell’intreccio perverso che si è creato tra le mele marce che proliferano nelle istituzioni e la criminalità. È con questa consapevolezza, con questa visione e tensione etica che lotteremo. Lo dobbiamo alla Dignità e alla Coscienza di ognuno di Noi, ma soprattutto alla memoria dei nostri genitori antenati che hanno sacrificato la loro esistenza per il nostro Bene, per non essere oppressi e sottomessi. Dobbiamo avere la forza di uscire dai nostri oscuri labirinti, sconfiggere il piccolo o grande mostro che si annida nell’egocentrico miope mondo. Dobbiamo far vivere questo Sogno, restituire la luce del Bene, del Buono e della Bellezza che è custodita in Calabria, affinché diventi un vero Tesoro, con una nuova Luce, sempre con umiltà, passione e responsabilità, consapevoli che l’impresa è ardua. “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi e arrendersi alla mediocrità” ci ricorda Rita Levi Montalcini. Per questo voglio essere grato a tutti coloro hanno avuto il coraggio di credere nel progetto Tesoro Calabria, e che hanno deciso di affidarci il loro prezioso voto. Non è vero che i voti sono tutti uguali. Sono già un Tesoro. E sono stati un dono per il Giorno della Memoria.