E’ scoppiata la guerra: nella notte l’Iran attacca basi americane ad Ayn al-Asad ed Erbil

La guerra è scoppiata. All’1 .20 del mattino, ora locale, decine di missili provenienti dall’Iran hanno colpito le basi militari di Ayn al-Asad e di Erbil in Iraq. Entrambe ospitano anche personale americano e della coalizione internazionale anti-Isis. A Erbil ha sede anche il contingente italiano. La Cnn riferisce che ci sono delle vittime di nazionalità irachena. Ancora non si sa se ci siano state perdite tra i militari Usa. Risulta invece che tutti i soldati italiani di stanza a Erbil siano illesi. Nella notte, nelle ore successive all’attacco, sono stati segnalati caccia Usa in volo sulla Siria e caccia iraniani nello spazio aereo iracheno. E’ stato riunito il consiglio di sicurezza nazionale USA. Dopo il vertice, tweet del presidente Trump. “Va tutto bene! Missili lanciati dall’Iran a due basi militari in Iraq. Stiamo facendo una ricognizione dei danni e delle vittime in queste ore. Finora va bene! Abbiamo le truppe più forti e meglio equipaggiate al mondo! Rilascerò una dichiarazione in mattinata”. L’attacco è stato rivendicato dalle guardie della Rivoluzione islamica, o Pasdaran, che ne parlano come dell’operazione “Soleimani Martire”. “La feroce vendetta delle Guardie Rivoluzionarie è iniziata” ha fatto sapere Teheran. I Pasdaran hanno poi dichiarato che se l’Iran dovesse essere attaccato sul suo territorio, Dubai, Haifa e Tel Aviv verranno colpite. In un secondo momento, riferisce la Cnn, sul canale Telegram delle Guardie Rivoluzionarie è comparsa un’ulteriore minaccia: colpire gli Usa sul loro territorio. Teheran ha intimato al presidente Trump di “ritirare le truppe USA” dalla regione. Il presidente Trump è stato subito informato degli attacchi in corso in Iraq e alla Casa Bianca è stato convocato il consiglio sicurezza nazionale. La notizia degli attacchi arriva a pochi giorni da un’escalation di tensione tra Stati Uniti e Iran in seguito all’uccisione dell’influente generale iraniano Qassem Soleimani, colpito in un raid statunitense in Iraq il 3 gennaio. La base irachena Ayn al-Asad è la più importante base americana in Iraq. Ospita, riferisce l’agenzia Ap, circ a 1500 soldati Usa e della coalizione. Il presidente statunitense l’aveva visitata il 26 dicembre 2018 insieme alla First Lady Melania Trump. Nella base di Erbil ha sede parte del contingente italiano in Iraq. Dopo l’attacco, il personale italiano si sarebbe radunato in appositi bunker: i militari risultano tutti illesi. Dopo l’attacco, la Borsa di Tokyo è partita in picchiata. L’indice Nikkei ha ceduto il 2,4% nelle prime battute. L’attacco missilistico pesa anche sulle Borse di Hong Kong e su quelle cinesi. Entrambe hanno aperto gli scambi in netta perdita. L’Hang Seng ha ceduto nelle prime battute l’1,26%, mentre gli indici Composite di Shanghai e di Shenzhen frenano, rispettivamente, dello 0,34% e dello 0,46%.