Brexit? Ci vorranno anni prima che diventi effettiva

Il capitolo Brexit è definitivamente chiuso? Forse. Ma ci vorranno anni prima che diventi effettiva. Ammesso che il nuovo Parlamento di Londra voti l’accordo nelle prossime settimane e la Gran Bretagna esca il 31 gennaio 2020, seguirà un periodo di transizione. Lo status quo rimarrà immutato almeno fino alla fine del prossimo anno. Ma in realtà potrebbero volerci anni per raggiungere nuovi accordi, nelle stime realistiche dai 2 ai 5. In tale periodo per evitare il no deal bisognerà sempre ricorrere alla proroga della transizione. “Abbiamo ascoltato il premier britannico Johnson che ha detto che non vuole chiedere una proroga per la transizione, ma queste proroghe sono possibili e potranno essere fatte entro il 31 giugno di comune accordo. Questo significa che ognuna delle due parti può dire si o no sino alla fine di giugno”. A specificarlo è il capo negoziatore Ue per la Brexit Michel Barnier intervenendo alla plenaria del parlamento europeo. “Ma non sarà possibile in questo tempo limitato fare tutto il possibile, ma noi daremo il massimo” ha precisato aprendo di fatto le porte ad una Brexit dilatata. “Se vogliamo produrre dei veri risultati per la nuova relazione in tutta la sua dimensione ci vorrà più tempo e dovremo continuare oltre la fine della transizione, oltre la fine del 2020 e continuare a lavorare con i britannici e a negoziare” ha precisato. Rispondendo ad un deputato del Brexit Party che si era detto fiero di essere britannico Barnier ha precisato. “Siamo tutti patrioti qui e non ci servono lezioni di patriottismo da voi”. A quel punto l’aula di Strasburgo ha risposto con un applauso. “E’ prematuro dire quali Parlamenti dovranno ratificare” l’accordo sulle relazioni future tra l’Unione europea e Londra, se solo quelli Ue e britannico, o anche le Assemblee nazionali dei 27. “Prima occorre capire che tipo di intesa verrà raggiunta e quali materie coprirà”. Così una portavoce della Commissione europea.