Conte è arrabbiato con l’Inter, al Napoli ammutinamento

Situazioni complicate sia a Milano sia a Napoli. Il mister Conte è arrabbiato con l’Inter. In casa partenopea si registra un vero e proprio ammutinamento. Dopo la rimonta subita a Dortmund il mister Antonio Conte è parecchio arrabbiato. L’allenatore invita la società a fare qualcosa per migliorare una rosa che a suo giudizio è troppo corta. “E’ successo quello che è successo a Barcellona, anche peggio perché eravamo avanti di due gol. Dispiace, dovrei parlare delle stesse cose”. “Non me la sento di commentare il secondo tempo, ci sarebbero troppi alibi e attenuanti. Spero che queste partite facciano capire certe cose a chi le deve capire. Faccio fatica a rimproverare i ragazzi, li devo solo ringraziare per quello che stanno facendo. Mi dà fastidio aver compromesso la qualificazione, stasera per me è una ferita, spero che come la sento io la sentano tutti. Se la sentono tutti siamo già sulla buona strada”. “Andiamo a toccare – incalza Conte – gli stessi argomenti. Questa sconfitta dà fastidio, ma noi più che lavorare non possiamo fare. Che venisse anche qualche dirigente a dire qualcosa, si poteva programmare molto ma molto meglio. Mi sono fidato di qualche situazione e non avrei dovuto. Mi riferisco ai limiti della rosa. Se lavoriamo possiamo mettere in difficoltà chiunque, ma mi sono scocciato di dire sempre le stesse cose. Traete voi le conclusioni”. “Siamo tirati per campionato e Champions, due competizioni durissime. Noi avremo le colpe perché subiamo troppe rimonte, ma che posso dire a gente che ha giocato sei partite di fila? Si arriva fino a un certo punto. Rinforzi? Non ho chiesto nulla ma leggo elogi sperticati per il nostro mercato. Mentre tutti quanti abbiamo sbagliato qualcosa nel programmare la stagione”. “Noi siamo questi – commenta Conte – e con questi andremo in battaglia. Poi il club farà la sue valutazioni. Siamo in emergenza con tre giocatori infortunati, anche le altre squadre hanno infortuni ma nessuno se ne accorge. Noi ce ne accorgiamo. Bisogna prepararci ad affrontare un’annata dura, dobbiamo migliorare e io mi metto dentro. Stiamo parlando di un gruppo di giocatori che, a parte Godin, non ha vinto niente”. “Ci sono anche situazioni difficili da gestire. A chi chiediamo? A Barella, che abbiamo preso dal Cagliari? A Sensi, arrivato dal Sassuolo? Ai calciatori io dirò sempre grazie, perché stanno dando l’anima e io sto chiedendo anche delle fatiche che alcuni devono sopportare. Dobbiamo volare basso, la posizione in campionato non deve farci dimenticare i problemi che ci sono”.

Tensione altissima al Napoli

Il pari col Salisburgo non ha consentito di ritrovare serenità. L’autobus degli azzurri che dopo il pari del San Paolo contro il Salisburgo doveva riportare indietro la squadra a Castel Volturno, in ritiro, è ripartito vuoto. Quello dei giocatori è stato dunque un vero e proprio ammutinamento. Un atteggiamento che pare sia scaturito dall’intervento del presidente De Laurentiis nello spogliatoio, per nulla gradito dalla squadra e dallo stesso Ancelotti. Una scintilla che ha portato alla rottura e all’ammutinamento. Il tecnico con il suo staff comunque nella notte sarebbe rientrato a Castel Volturno, nell’albergo sede del ritiro. Non i giocatori che stanno tenendo il punto e hanno contattato i rispettivi legali, perché ritengono che questa imposizione del ritiro non sia consentita per regolamento. Un braccio di ferro che potrà avere conseguenze gravissime sulla stagione del Napoli. Il pari col Salisburgo, guardando classifica e calendario non è da buttare. Battendo il Genk nell’ultima giornata sarà comunque qualificazione, ma le tensioni in casa azzurra restano e sono alte. Tutto è emerso dopo lo strano silenzio di Carlo Ancelotti che non si è presentato per le interviste di rito. Per questo motivo il Napoli riceverà una multa, perché il protocollo obbliga il tecnico a presentarsi a fine gara. Anche Llorente, l’uomo designato per parlare con la stampa, ha disertato la conferenza. L’attesa dei giornalisti è durata fino a poco prima della mezzanotte, poi il Napoli ha comunicato che Ancelotti non si sarebbe presentato in sala stampa, quando l’allenatore aveva già lasciato l’impianto. Questi imbarazzati silenzi in casa Napoli non fanno chiarezza e dimostrano che il clima all’interno del club è burrascoso. E questo non aiuta perché sabato c’è una partita con il Genoa che diventa delicatissima, con il Napoli obbligato a vincere per recuperare terreno con la zona Oggi il club imporrà ancora il ritiro o cercherà una mediazione? Ancelotti con che stato d’animo continuerà? Giovedì siamo così sicuri che la squadra nel pomeriggio si allenerà al San Paolo a porte aperte come annunciato?