Conte pronto a cacciare Di Maio dal governo: aria di scissione tra i grillini

Giuseppe Conte ora vuole comandare. Ha portato i grillini a sinistra e vuole proporsi come leader di tutto il centrosinistra. A chi, come Luigi Di Maio rimpiange Matteo Salvini, dice: “chi non la pensa così è fuori dal governo”. Il premier vuole tirare la corda convinto che dopo avere rotto l’alleanza con la Lega, sia quasi intoccabile. Conte ha quindi poi “rifiutato” il vertice di maggioranza, chiesto soprattutto dai dimaiani sulla legge di Bilancio, sostenendo che quest’ultima “è stata deliberata e approvata da ministri di tutte le forze politiche”. Il presidente del Consiglio ha poi parlato delle elezioni regionali in Umbria, affermando che “non può influenzare il governo”, anche se rappresenta “un esperimento politico, molto importante”. “Io stesso ci credo molto, ma non può essere un test per l’esecutivo. “Questo è un governo orientato ad abbassare la pressione fiscale complessiva, se qualcuno pensa che stiamo qui ad aumentare le tasse si sta sbagliando” prova a sostenere Conte, in realtà alla guida del partito delle tasse (leggasi Pd – affermazione fatta dai renziani). Il piano anti-evasione “non può essere né smantellato né toccato. Io ho iniziato con il M5s che gridava ‘onestà onestà’ e nessuna forza politica deve tirarsi indietro”. L’aliquota “al 15% per i redditi fino a 65 mila euro non si toglie. Anzi, dopo la messa in campo del piano anti evasione il mio obiettivo è abbassarla anche dai 66 mila ai 100 mila euro. Voi ci dovete aiutare, con un aliquota al 15% uno non ha nulla da temere”, ha dichiarato ancora il premier. “Io non cerco voti, il mio programma è esplicito, vi può stare bene o meno”. A questo punto la scissione tra i grillini e imminente e il governo rischia con un inedito asse Di Maio – Renzi contro Conte – Zingaretti. Si ipotizza il voto già ad inizio del nuovo anno con Conte candidato premier del centrosinistra e Salvini candidato premier del centrodestra.