Omicidio ad Andria: riunito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica

La sparatoria avvenuta ieri in serata ad Andria nei pressi della villa comunale è stata questa mattina al centro dell’attenzione della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocato d’urgenza nel Palazzo di Governo, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Questura di Bari, dei Comandi Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Bari, nonché il delegato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani e l’Amministrazione comunale di Andria. Vittime dell’agguato Vito Griner, nato ad Andria il 16.3.1979, attinto mortalmente con tre colpi di arma da fuoco, fratello del più noto pluripregiudicato Filippo Griner, e Nicola Lovreglio, nato a Bari il 10.12.1980, pure lui pluripregiudicato, rimasto ferito a seguito della sparatoria. Nel corso del Comitato è stato analizzato in maniera approfondita l’evento delittuoso in parola – la cui dinamica è ancora in fase di ricostruzione da parte delle forze di polizia – in considerazione dello spessore criminale della vittima, nonché per le modalità ed il luogo in cui si è verificato, la villa comunale, in quel momento affollata soprattutto da famiglie con bambini. Al riguardo, i rappresentanti delle Forze di polizia unanimemente hanno evidenziato, pur nella consapevolezza della gravità dell’evento delittuoso verificatosi, che la situazione dell’ordine e sicurezza pubblica a livello locale non assume carattere di allarme sociale. Il territorio di Andria, già oggetto di attenta e specifica valutazione sotto il profilo dell’ordine e sicurezza pubblica in occasione del Comitato dello scorso 6 giugno, ha già visto impegnate tutte le forze di polizia – si legge in una nota – in una intensificazione dei servizi di controllo del territorio, nonché in una operazione mirata ad “alto impatto” che lo scorso 19 giugno si è svolta proprio all’interno della villa comunale. Ciononostante, in sede di Comitato provinciale odierno, è stata stabilita l’intensificazione dell’attività info-investigativa, nonché l’ulteriore rafforzamento dei controlli e servizi di prevenzione, con decorrenza immediata e sino a cessate esigenze, mediante l’implementazione di pattuglie tanto del Reparto Prevenzione Crimine e Reparto Mobile della Questura, che della Sezione Radiomobile dell’Arma dei Carabinieri.