Elezioni europee 26 maggio: perchè votare

Elezioni europee 26 maggio: perchè votare

Elezioni europee 26 maggio: perchè votare immagine #europeneedsimmagination

Domenica 26 maggio in Italia si vota per le Elezioni Europee. Le elezioni europee del 2019 si svolgono in tutti i 28 Stati Membri dal 23 al 26 maggio. Lo spoglio di tutte le schede inizia domenica 26 dopo le 23.00 a chiusura dei seggi. E’ questa la nona tornata elettorale: la prima è datata 1979. In quaranta anni d’Europa tanto è cambiato ed oggi siamo davanti ad un momento importante per la storia dell’Unione Europea tutta.  All’Italia spettano 76 seggi che diventano 73 con la presenza della Gran Bretagna.

Come si vota per le elezioni europee

In Italia i seggi sono aperti domenica 26 maggio dalle 07.00 alle 23.00: hanno diritto al voto tutti i cittadini magiorrenni, ovvero che abbiano compiuto 18 anni potrà votare. E’ cosa chiara che i   cittadini italiani residenti in un paese UE possono scegliere in alternativa di votare nel paese UE di residenza, secondo le modalità consentite e nel rispetto delle regole vigenti nel Paese. E’ necessario recarsi al seggio con tessera elettorale e carta di identità, qualora la tessera elettorale sia stata smarrita o sia deteriorata è possibile averne una copia recandosi presso l’ufficio elettorale del proprio comune di residenza aperto anche nella giornata di domenica 26 maggio. Per esprimere il proprio voto è necessario barrare il simbolo di partito e scrivere nelle righe accanto sino ad un massimo di tre preferenze. Le preferenze sono i nomi ed i cognomi dei candidati nel collegio, le preferenze, è doveroso ricordarlo devono essere di sesso differente, in caso di scheda con 3 voti dello stesso sesso essa sarà dichiarata nulla ed il voto andrà perso.

La percezione del voto in Italia

In Italia le elezioni europee, in questi 40 anni, sono una delle tornate elettorali meno sentite, ad oggi buona parte della cittadinanza non sa che il 26 maggio si è chiamati ad esprimere un voto politico sulla composizione del Parlamento Europeo e delle sue commisssioni. E’ un voto politico importante e, non si tratta, come spesso erroneamenta percepito di una scelta di permanenza dell’Italia nella Comunità Europea. Questa ultima campagna elettorale, nel nostro Paese, è giocata in modo particolare. I social e la comunicazione digitale giocano un ruolo importante nella percezione. Troppe e tante fake news rischiano di mettere far vincere la paura. La paura e l’odio lanciati in rete generano insicurezza. Questo accade per una serie di motivi di rilevante importanza tra cui le tecniche di marketing.  Per arginare il problema delle fake news in queste ultime settimane è nata una collaborazione   tra 19 media europei, di 13 Paesi diversi,  il sito, molto interessante,www.factcheckeu.info offre analisi delle notizie false o distorte circolate in tutti gli Stati.

Paura: un sentimento che può vincere le elezioni europee

La Paura è il vero spettro che sia ggira per l’Europa, la paura genera paura ed in alcuni casi paga. In politica cavalcare la percezione della paura può pagare. Di questo ne possiamo essere certi. Ilvo Diamanti, sociologo e politologo, ha creato la definizione “imprenditori politici della paura”, per quella classe politica capace di cavalcare la paura diffusa nella cittadinanza ed è proprio sulla percezione dell’insicurezza e della paura che fanno leva le fakenews o l’informazione non corretta capace di far percepire a chi non è formato in modo sufficiente. E’ la paura del diverso e dell’immigrato che in questa campagna, sopratutto in Italia, viene costantemente dilatata con dichiarazioni e numeri non troppo corrispondenti al reale. La paura dominerà le elezioni europee anche in Italia? Lo scopriremo solo il 27 maggio! Secondo il rapporto The Hopeful, the Fearful and the Furious: Polarization and the 2019 European Parliamentary Elections” in Europa esistono in parti pressochè simili cittadini fiduciosi ed inclini a scegliere partiti e schieramenti pro-Europa e dall’altra parte cittadini impauriti, spaventati, terrorizzati che potrebbero essere orientati verso formazioni  sovraniste e populiste.

Percezione dell’immigrazione: la vera incognita delle Europee

La paura del diverso, gli attentati e gli atti di terrorismo accaduti in Europa hanno fatto radicare maggiormente la paura. La crisi dell’Eurozona, i flussi migratori provvenienti dall’area sud del Mediterraneo e dalla Siria hanno reso facile la mistificazione delle forze sovraniste e populiste. I noti “Imprenditori della Paura”  sul fattore immigrazione giocano ed hanno giocato parecchio. La realtà impone dati differenti: sono i migranti presenti in Europa sono molto meno rispetto a quelli percepiti tanto è che  secondo quanto registra l’ultimo sondaggio di Eurobarometro (febbraio-marzo 2019) la percezione è migliorata nonostante tutto ciò che viene detto ed urlato.

Europa in tre concetti

Esistono almeno 4 motivi per cui l’Unione Europea deve essere democratica e forte:

  1. Tutti i cittadini degli Stati membri di viaggiare, studiare e lavorare, liberamente in uno degli Stati Membri.
  2. Un Comunità Economica forte ha con un potere di contrattazione importante.
  3. Un Continente vasto come quello Europee deve superare odio e paure per continuare a vivere in un periodo di Pace permamente.
  4. La comunità Europea nasce dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale per un forte e netto “mai più”

Votare all’Europee è  garantirsi un presente dignitoso ed un futuro migliore per ogni cittadino di oggi e di domani.