Roma. E’ già ricostruzione: Francesco Totti direttore tecnico

La dirigenza giallorossa sta programmando i nuovi quadri in vista della prossima stagione. In attesa il d.s. Petrachi trovi l’accordo col Torino per liberarsi, forse già la prossima settimana Francesco Totti sarà nominato direttore tecnico. Un passo avanti che lo terrà a contatto con tutte le scelte di campo: dai giocatori al rapporto continuo con l’allenatore. Al presidente Pallotta e ai suoi dirigenti, però, non riuscirà quell’accoppiata di capitani che avevano studiato e che avrebbe mantenuto a Trigoria quei simboli e quella romanità che i tifosi pretendono, visto che De Rossi invece non ha accettato la proposta di fare il vice Ceo. Un incarico importante per una carriera che lo avrebbe portato a occuparsi di tutti i principali progetti del club, a contatto diretto con Pallotta (visto anche l’ottimo inglese di De Rossi) e a rappresentare la Roma anche nelle sedi istituzionali. In alternativa aveva la chance di fare il vice di un nuovo tecnico in panchina: ma Daniele ha scelto di giocare almeno un altro anno, con tutte le polemiche che ne sono seguite. La dirigenza non ritiene di aver mancato di rispetto ad un giocatore a cui, secondo quello che si dice a Trigoria, solo la proprietà Usa ha pagato 58 milioni lordi di stipendio. C’è da dire però che a livello personale i rapporti tra i dirigenti e De Rossi sono rimasti buoni, tant’è che lo stesso giocatore dopo il match col Sassuolo ha avuto un lungo colloquio col vice presidente Baldissoni e si è sentito più volte con Fienga. Si è detto dispiaciuto per le tante offese scatenate. Sempre secondo il club, dei colloqui col capitano c’erano stati, anche se alcuni episodi avevano creato frizioni. Come l’accantonamento del responsabile medico Del Vescovo e dei fisioterapisti Stefanini, molto legati a De Rossi. Tasselli di un mosaico complesso, che forse ha radici pure nell’acquisto di Nzonzi nel suo ruolo.