Fronte sovranista Salvini Meloni senza Berlusconi

Lo schema è palese. Un fronte sovranista senza Forza Italia. “Noi crediamo, speriamo e soprattutto lavoriamo per un centrodestra rinnovato, del quale vogliamo essere la seconda gamba. Un movimento conservatore e sovranista, nella difesa dei valori della nostra civiltà e dell’interesse nazionale, distinto e alleato con la Lega per dare un governo all’Italia”. Giorgia Meloni lo dichiara al Corriere della Sera . Lei insieme a Matteo Salvini non vuole riproporre “il vecchio schema del centrodestra”. “Noi vogliamo essere un movimento inclusivo, siamo aperti a tutti, e stiamo avendo risposte straordinarie anche da realtà locali e territoriali che venivano dall’esperienza del Pdl. In questo momento certo tra FdI e Forza Italia in vista delle Europee c’è competizione: noi ci candidiamo per cambiare radicalmente questa idea di Europa, FI sostanzialmente la accetta e la condivide. Come è giusto che sia in democrazia, saranno gli elettori a decidere. E a indicarci la strada per gli assetti futuri”. Per quanto riguarda invece le elezioni in Piemonte e le amministrative, la Meloni spiega di avere “tutte le intenzioni” di fare accordi con Silvio Berlusconi. “Nel contratto tra Lega e M5S c’era scritto tutto e il contrario, prima o poi qualcuno avrebbe dovuto cedere. E nonostante la crescita elettorale, è proprio la Lega ad aver finora rinunciato di più”. “Dalla fatturazione elettronica alle sanzioni alla Russia, dall’ecotassa al blocco sulla Tav, dal reddito di cittadinanza al nulla concesso alle famiglie e perfino ai provvedimenti troppi timidi sulla legittima difesa, Salvini troppo spesso ha dovuto subire il M5S. La contraddizione tra il suo successo personale e la scarsa incisività sulle scelte del governo sta venendo a galla. E non credo che né Matteo né soprattutto l’Italia possano perdere altro tempo”. Quindi sì, dopo le europee potrebbero esserci nuove elezioni politiche: “Non vedo altre soluzioni: né improbabili governi tecnici né altrettanto improbabili alleanze tra M5S e Pd. Il voto è la via maestra”.