La sfida tra discount per la supremazia nel settore alimentare

I brand del discount tedesco Lidl e Aldi cercano di ottenere la supremazia nel mercato italiano. Negli ultimi 12 mesi Aldi, nuovo player su suolo italico, ha aperto 50 nuovi discount, soprattutto al Nord. Lidl ha risposto con 350 milioni di euro per 40 nuove aperture entro il 2019. Impegnato anche Penny Market (altro marchio tedesco) con 11 nuovi punti vendita.

Il calo dei consumi non spaventa la grande distribuzione organizzata

Nella grande distribuzione il 2018 ha registrato una perdita dell’1,3 % nei piccoli negozi ma un incremento dello 0,9 % in supermercati, discount e grandi magazzini. Il discount è il canale più in espansione nel retail. Dopo Aldi i più attivi nel 2018 sono stati i veneti di iN’s (39 nuovi punti vendita) e il gruppo MD con 38 aperture. Patrizio Podini, prevede anche l’apertura di 45 nuovi discount ogni anno nei prossimi 3 anni, che lo porteranno così vicino il leader italiano del settore Eurospin con mille negozi in Italia e Slovenia di proprietà di quattro famiglie del Triveneto. Nel 2018 hanno aperto 34 nuovi discount. La quota di mercato dei discount tocca oggi il 18,1% (quasi 5 punti più di 5 anni addietro) con i supermercati stabili appena sopra il 50% e gli iper in calo al 12,6%. Il giro d’affari complessivo del settore vale 102,4 miliardi di euro. Secondo Nielsen a trainare la crescita dei discount sono stati i reparti del fresco, ortofrutta in particolare. Quindi non più solo prodotti confezionati e spesso di scarsa qualità com’era in origine. Nel 2018 sono state 18,4 milioni le famiglie che hanno fatto la spesa nei discount, attratti anche dalla massiccia dose di pubblicità del settore. Non sono cessate, nonostante le smentite, le voci di un interessamento da parte di Conad, affiancato dal finanziere Raffaele Mincione, per i piccoli punti vendite dalla rete Simply-Sma. Questi fanno capo al gruppo francese Auchan, che terrebbe soltanto i 46 ipermercati di proprietà.