Se i grillini fermano la Tav gli italiani dovranno tornare i soldi all’Europa

I grillini rischiano di far fare all’Italia un’altra figuraccia internazionale ma anche di fare pagare ancora una volta il conto della loro inconcludenza agli italiani. “Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all’Italia i contributi già versati per la Tav”. Lo ha ricordato un portavoce della commissione Ue. L’Europa sottolinea che esiste il “rischio che, se i fondi non sono impiegati, possano essere allocati ad altri progetti europei”. Il portavoce ha poi aggiunto che “l’attuale analisi costi-benefici” su cui lavorano i grillini “non è stata richiesta dalla Commissione”. Parlando in particolare dell’analisi costi-benefici il portavoce ha spiegando che questa era già infatti stata presentata in modo congiunto da Italia e Francia nel 2015 e valutata positivamente dal board della Cef per l’attribuzione dei fondi. La Lega ha avvertito i grillini che è necessario essere responsabili. Basta fare danni all’Italia e agli italiani. Di Maio e Di Battista capiranno? L’Europa avverte. “Dobbiamo stare attenti ai ritardi che già ci sono a causa della sospensione degli appalti”, ha aggiunto il portavoce aggiungendo che sono 813,8 milioni di euro i fondi Ue approvati e stanziati per la Tav. Finora Bruxelles non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte di Roma.