Blitz antimafia a Palermo: arrestato Leandro Greco nipote di Michele il Papa

Le dichiarazioni di due nuovi pentiti hanno agevolato la Dda di Palermo nel dare un duro colpo alla nuova Cupola. Le Forze dell’Ordine ha fermato sette persone accusate di far parte della ricostituita Commissione di Cosa Nostra. Tra i fermati ci sono Leandro Greco, nipote di Michele Greco, il “Papa” di Cosa nostra, e Calogero Lo Piccolo, figlio del boss ergastolano Salvatore Lo Piccolo. Il progetto di ridare vita alla Cupola era stato scoperto a dicembre e aveva già portato al fermo di 47 tra boss e gregari. Fermato anche Giovanni Sirchia, affiliato alla famiglia mafiosa di Passo di Rigano. E’ accusato di avere preso parte alla ricostituzione dell’organo direttivo di Cosa Nostra occupandosi della consegna ai boss delle convocazioni per i summit e di avere accompagnato alcuni padrini alle riunioni. In cella anche Giuseppe Serio, Erasmo Lo Bello, Pietro Lo Sicco e Carmelo Cacocciola ai quali è stato contestato il reato di associazione mafiosa e alcuni episodi di estorsioni commesse nel territorio del mandamento mafioso di San Lorenzo. Importantissime sono state le rivelazione dei boss pentiti Francesco Colletti, capomafia di Villabate fermato il 4 dicembre, e Filippo Bisconti, finito in manette nella stessa indagine. I due hanno rivelato ai magistrati il loro ruolo di vertice dei mandamenti di Villabate e Belmonte Mezzagno. Inoltre hanno confermato la riorganizzazione della Commissione provinciale di Cosa nostra svelando le dinamiche interne alla stessa e hanno fornito elementi importanti a carico di Leandro Greco, Calogero Lo Piccolo e Giovanni Sirchia. Leandro Greco, 29 anni, si faceva chiamare come il nonno. Il padre Giuseppe, invece, morto negli anni scorsi, aveva interrotto la “tradizione” familiare e faceva il regista. Del “Papa” si ricorda l’augurio, che suonò come una minaccia, fatto da dietro le sbarre dell’Ucciardone alla corte d’Assise che doveva decidere il maxi processo. Sempre in Sicilia, invece a Messina, è stata sgominata una banda di spacciatori siciliani e calabresi. La polizia ha eseguito 17 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzioni di armi e munizioni, associazione finalizzata al furto di ciclomotori.