La casa editrice lucana Edigrafema il 9 novembre presenta Antikka a Radio Vaticana

La casa editrice lucana Edigrafema il 9 novembre presenta nella sede di Radio Vaticana il libro “Antikka” della ginecologa genovese Antonella Ferraiolo. All’evento, moderato dalla giornalista Maria Dulce Araujo Évora (Segreteria per la Comunicazione – Radio Vaticana), prenderanno parte l’autrice, la prof.ssa Gabriella Gambino (Sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia, la Vita della Santa Sede), la dott.ssa Flaminia Giovanelli (Presidente dell’Associazione O Viveiro – Onlus e già sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale della Santa Sede) e la dott.ssa Antonella Santarcangelo, editrice di Edigrafema. Testi tratti dall’opera saranno letti dall’attore Andrea Venditti. E’ quanto si legge in un comunicato. L’opera racconta storie di donne, di “sbarcate” da terre lontane che indossano qualche indumento e un po’ di audacia, o forse solo il tormento di non poter mai più “essere a casa”. Antikka, Manù, Safi, Mariam, Nancy, Baba e Kanisi sono alcune di loro, raccontate nel libro che interroga ciascuno sul senso della diversità e dell’accoglienza. A unire queste donne, protagoniste di maternità volute o incoscienti, il desiderio di cambiare il proprio destino e quello dei propri figli. Anche, e soprattutto oggi, attraverso il racconto di sé, della propria vita in Paesi così diversi e lontani dall’Italia che ora le accoglie. L’autrice le ha incontrate. Donne diffidenti, talvolta aggressive per difesa, e di loro ha dovuto conquistare la fiducia con un lungo lavoro di pazienza e dedizione. E dalle loro parole – le pagine appaiono scritte di getto, come se l’autrice raccogliesse e trascrivesse velocemente ciò che le voci delle protagoniste rivelano – hanno preso vita i racconti, prima dell’imbarco della speranza e poi sui loro figli. A emergere un’unica verità: queste giovani donne hanno imparato a essere madri senza essere mai state figlie. Il libro è suddiviso in due parti: la prima, i cui paragrafi hanno per titolo i nomi delle donne incontrate dall’autrice e che racconteranno la propria storia; la seconda – l’epilogo – che riporta l’oggi di ognuna di loro. Durante la lettura, si crea gradualmente un legame sottile che unisce due mondi diversi eppure non così lontani; al termine loro, queste altre donne, non saranno più soltanto “migranti” e i lettori non si saranno solo presi cura di loro, ma anche di sé stessi. Nella prefazione al libro, il Cardinale Angelo Bagnasco scrive “Non solo chi legge, ma anche la coscienza collettiva può trarre da queste pagine una benefica provocazione per superare timori e paure, pregiudizi e diffidenze: sono persone cariche di ferite e di un’angoscia che perdura di fronte all’incertezza del domani. Trovare uno sguardo di attenzione e di accoglienza, pian piano scioglie la paura e restituisce la speranza. Vale per tutti”. Antonella Ferraiolo vive a Genova dal 1979. Sposata e con due figli di 20 e 22 anni, svolge da diversi anni la professione di medico ginecologo presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Negli ultimi anni ha incontrato la nascita nel difficile mondo delle immigrate che sempre più numerose arrivano in Italia e vengono condotte in condizioni spesso critiche nei grandi ospedali.