Terremoto. Musumeci (Ugl): “Riportare sulla ribalta il tema del rischio sismico “1”. Catania non può più attendere decisioni che devono essere prese altrove. Si mobilitino i parlamentari!”

Il terremoto che si è registrato questa notte con epicentro in provincia di Catania, ed avvenuto in maniera quasi beffarda nel mese in cui in tutta Italia si sta realizzando l’iniziativa “Diamoci una scossa” che è seguita alla giornata della prevenzione sismica del 30 settembre scorso, non può che far tornare sulla ribalta il delicato tema del rischio sismico nella nostra città e nella sua area metropolitana.” Lo afferma il segretario generale territoriale della Ugl Giovanni Musumeci che ricorda come, negli ultimi anni, da più parti è stata amplificata la necessità di assicurare più sicurezza alla cittadinanza, grazie ad una maggiore attenzione anche in termini di aumento della spesa sulla prevenzione. “Devo constatare – aggiunge il sindacalista – che, purtroppo, ancora ai giorni nostri c’è molta disattenzione sulla materia, nonostante le ottime iniziative degli ordini professionali tecnici e anche il grido d’allarme lanciato più volte dalle organizzazioni sindacali. Catania ed il suo territorio, più di ogni altro luogo, con le sue faglie ed il suo vulcano attivo più grande d’Europa, non può continuare ad essere oggetto di inerzia da parte delle istituzioni che le devono riconoscere, innanzi tutto, come ribadito di recente anche dall’associazione nazionale dei costruttori, il rischio sismico “livello 1”. I fondi sin qui destinati e le agevolazioni proposte sono purtroppo una minima parte rispetto a ciò che servirebbe in una realtà, come quella nostra, che merita un’attenzione straordinaria con l’aumento della spesa e delle attività indispensabili per mettere in piena sicurezza un patrimonio edilizio per la maggior parte risalente agli anni ’70 – ’80. Facciamo dunque appello ai ministri, agli assessori regionali, ai parlamentari nazionali e regionali – conclude Musumeci – perché, laddove hanno la possibilità di incidere nell’interesse della salvaguardia dell’incolumità dei propri concittadini, non facciano cadere nuovamente nel dimenticatoio questa improcrastinabile esigenza. Soldi, agevolazioni e soluzioni burocratiche si devono obbligatoriamente trovare per rendere più sicura Catania e la sua cittadinanza. Non si può continuare a tenere in pericolo una popolazione fatta di quasi un milione di abitanti.” (foto credit: Carmelo Di Mauro)