Roma. Riuscito trapianto della faccia effettuato su una donna

Un’operazione lunghissima e complessa terminata alle ore 5 di domenica mattina. E’ l’intervento di trapianto della faccia effettuato su una donna presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma. L’intervento è tecnicamente riuscito. L’equipe era composta da chirurghi e anestesisti, con infermieri strumentisti. Il personale sanitario si è alternato in sala e ha operato per un totale di 27 ore. La paziente è stata sottoposta a terapia immunosoppressiva antirigetto. La donna è attualmente in coma farmacologico. L’intervento è servito per sostituire il viso ad una donna di 49 anni, vittima di una grave malattia deturpante. Il prelievo è avvenuto da una ragazza vittima nel Lazio di un incidente stradale. Si definisce una trapianto multitessuto, con pelle, fasce muscolari e cartilagine. Un intervento complesso per il quale sono stati necessari tre anni di preparazione, da parte dell’organizzazione e del personale. Il trapianto è stato eseguito su una paziente di 49 anni affetta da neurofibromatosi di tipo I, (una malattia genetica che causa gravi manifestazioni sulla pelle, negli occhi e nervose), ed è stato possibile proprio grazie alla giovane di 21 anni che ha donato anche altri organi: fegato e reni. Alla famiglia della donatrice “va il ringraziamento della rete trapianti” ha fatto sapere il Centro Nazionale Trapianti. Nel mondo sono già stati realizzati una cinquantina di trapianti di faccia, in Europa una decina e la maggior parte di questi in Francia. L’intervento rientra in un protocollo sperimentale, autorizzato dal Centro Nazionale Trapianti dopo l’acquisizione del parere positivo del Consiglio Superiore di Sanità. Le équipe per il prelievo del tessuto facciale da donatore deceduto e per il successivo trapianto sono dirette dal professor Fabio Santanelli di Pompeo, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Plastica dell’A.O. Sant’Andrea di Roma, e dal dottor Benedetto Longo, che fa parte della stessa unità operativa. Anche in questo caso sarà necessario aspettare del tempo, solo dopo che sarà stata sciolta la prognosi sarà possibile capire l’esito dell’operazione che ha un elevato livello di complessità. Per lunedì alle 14.30 è stata convocata una conferenza stampa nella sede dell’ospedale Sant’Andrea. Era il 2005 quando una donna francese di 38 anni è diventata la prima ad avere parte della faccia ricostruita, e da allora ne sono seguite una cinquantina.