Fondi Lega. Salvini esclude rate, grillini chiedono di pagare il conto

Nessuna rata. “Macché rateizzazione, non posso rateizzare quello che non ho”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini, sull’ipotesi di concordare un prelievo graduale dai conti della Lega dopo la sentenza che ha stabilito il sequestro dei 49 milioni di fondi. Intanto arriva l’affondo dei grillini. Il Carroccio “deve restituire fino all’ultimo centesimo il maltolto: non c’entra niente il processo politico”. Lo ha affermato l’esponente del M5s Alessandro Di Battista, in merito al sequestro di 49 milioni di fondi della Lega per la vicenda della truffa legata ai rimborsi elettorali. “Se fossi un militante della Lega chiederei di restituirli perché sono soldi dei cittadini. Per me la Lega deve restituire perché le sentenze si rispettano”, ha aggiunto. In un’intervista a Otto e mezzo in collegamento dal Guatemala, Di Battista ha parlato poi dei sondaggi che danno la Lega avanti rispetto al M5s, sottolineando che “Salvini è pompato dal sistema mediatico. Come Repubblica: lo pompa in maniera vergognosa perché per gli editori è più pericoloso il M5s che la Lega. Repubblica gli dedica pagine intere qualunque cosa dica, si comporta come l’Istituto Luce con Mussolini ma non mi preoccupa, contano i risultati e spero il M5S vada avanti con rigore”. “Se dovessi tornare in prima linea – ha aggiunto Di Battista – sarei legato indissolubilmente a Luigi perché la pensiamo allo stesso modo e insieme funzioniamo bene”. Ma se anche dovesse tornare alla politica attiva, “non mi candiderò mai al Parlamento europeo. Tornare a fare politica in primissima linea con Luigi Di Maio mi manca, mi sento come un leone in gabbia. Mi sento a volte quasi in dovere di dare una mano ai miei colleghi. A dicembre torneremo e poi vedremo che fare”. Non si è fatta attendere la replica del vice premier leghista.  “Di Battista? Fossi in Guatemala passerei il tempo in maniera più ludica”. “Mi sa che è una roba interna ai 5 Stelle”, ha aggiunto Salvini.