Ribaltone grillino: Luigi Di Maio tratta con il Pd per un nuovo Governo

Le divergenze tra grillini e leghisti sono già insanabili. Si va dal taglio delle pensioni d’oro, con i pentastellati decisi fino all’ultimo a colpire tutti gli assegni superiori ai 4 mila euro maturati con il metodo contributivo. Si tratta di una scelta retroattiva che non piace all’elettorato leghista. Libero Quotidiano osserva come “le previsioni degli analisti più attenti puntano a un peggioramento delle tensioni all’interno del governo, al punto che lo scenario del voto anticipato sembra ormai sempre più concreto”. Matteo Salvini il 5 settembre, complice la sentenza che annullerebbe la Lega, guarda ad un nuovo soggetto unico con Forza Italia e Fratelli d’Italia, un nuovo PdL leghista. Secondo il Giornale, sia Di Maio che Salvini starebbero preparando un piano B, da mettere in pratica non appena la rottura sarà inevitabile. Matteo Salvini guarda al voto anticipato. I sondaggi lo lanciano verso palazzo Chigi senza nessun ostacolo ragionevole da parte degli alleati del centrodestra. Il voto è da svolgersi prima delle Europee del 2019, sperando magari di ricucire con Forza Italia per esempio trovando un accordo sulla presidenza della Rai. Invece Luigi Di Maio teme le elezioni anticipate. Quindi – secondo la stampa di destra – “il grillino avrebbe ancora una volta sondato il terreno per una possibile alleanza con il Partito democratico”. La stessa vicenda Diciotti, ha dimostrato come le posizioni dei penstalellati siano più evidenti a favore dello sbarco, in contrasto con la linea di Salvini. E’ da convincere Matteo Renzi, magari con un passo di lato dello stesso Di Maio a favore di Roberto Fico.