Il settore distribuzione bevande incide in modo diretto sui consumi

Centinaia di operatori in Italia sono attivi nel settore della distribuzione di bevande. Un ambito che diventa ancora più strategico in periodi particolari come la stagione calda quando la domanda cresce, in particolare nelle località turistiche.

Ditribuzione bevande: fotografia del settore

Questo ambito ha un’elevata rilevanza economica e sociale in quanto il settore della distribuzione bevande incide in modo diretto sul quotidiano e sui consumi dell’Italia. I distributori rendono possibile la relazione tra aziende produttrici di bevande e consumatori. In base alle stime di settore sono oltre 2 mila i distributori specializzati in bevande che producono un fatturato annuo di 4.6 miliardi di euro di cui 70% alcolici – 30% analcolici. Una volta si chiamavano Gazzosai. Venivano infatti associati al prodotto che ha dato origine al business. Oggi sono imprese che si confrontano con le sfide del mercato. Questa professione necessita di investire in formazione e cultura di prodotto. Ha un ruolo consulenziale rispetto alle aziende produttrici e ai punti di consumo.

L’industria della distribuzione delle bevande

Aziende importanti contano tantissimo sul canale della distribuzione. L’Italia è morfologicamente complessa. I consumi sono frammentari in fatto di abitudini e numero di esercizi. In questo quadro assume un ruolo chiave la distribuzione bevande organizzata con una struttura distributiva specializzata. Alla luce delle nuove dinamiche del mercato anche il settore sta vivendo un radicale processo di sviluppo e miglioramento del sistema distributivo. Si assiste alla crescita del gestore del punto vendita. Chi opera nel settore si cimenta in nuove sfide. E’ il caso di FriulBräu che ha ampliato ulteriormente la sua offerta per la distribuzione di liquori e superalcolici. La distribuzione all’ingrosso dell’azienda veneta si è arricchita di nuovi prodotti di qualità top. L’azione di FriulBräu è sempre stata incentrata sull’eccellenza delle materie prime, per assicurare ai propri clienti un’esperienza ottimale e piacevole. Spicca la 1724 Tonic Water che è fatta con autentico chinino naturale. L’originale terroir le dona un tocco distintivo rispetto alle altre acque sul mercato. Il chinino latino americano è un po’ meno amaro di quello asiatico. L’acqua usata per la sua produzione proviene dalla Patagonia in Argentina conferendogli il giusto equilibrio tra dolcezza e amarezza. L’elemento è stato inserito nei superalcolici distribuiti all’ingrosso dall’azienda veneta, che opera anche a Bibione, Lignano e Grado, come perfetta unione con il Monkey 47, uno dei migliori gin dry in circolazione, per dare al classico Gin Tonic un taglio dolce e al contempo amaro. Classici come l’Hendricks rimangono nell’offerta data la loro grande richiesta, ma vengono accompagnati anche da new entry come il Bobby’s Schiedam Dry dall’Olanda.

Friulbräu

Sul portale di FriulBräu si possono scoprire tutte le novità del catalogo e anche tutti gli altri prodotti che quest’azienda distribuisce in Italia da oltre quarant’anni. L’azienda è un protagonista del settore Beverage del Veneto orientale e del Friuli Venezia-Giulia. Mediante una rete di vendita strutturata è presente in modo capillare sul mercato. L’ampio catalogo di vini e birre spazia dai marchi più commerciali a quelli più ricercati di tutta Europa. Si è anche ampliato nel settore del Food. Figurano proposte tipiche della cucina mitteleuropa che si accompagnano alla distribuzione all’ingrosso di birra. Friulbräu propone infatti a catalogo innumerevoli birre all’ingrosso, tra le più commerciali, le italiane e tedesche, alla selezione di specialità provenienti dall’Inghilterra al Belgio.