Pescara. Bambini e adulti intossicati: stop alle mense scolastiche

Un caso talmente grave da indurre il sindaco Marco Alessandrini a sospendere le mense scolastiche a Pescara. Almeno 80 persone, bambini e adulti, si sono fatte visitare negli ultimi due giorni al Pronto soccorso con sintomi da tossinfezione alimentare. I bimbi sono alunni di 7 differenti scuole. Una ventina sono ancora ricoverati in Pediatria anche se nessuno versa in gravi condizioni. Il primo cittadino ha deciso di sospendere il servizio mensa nelle scuole comunali in attesa dei rilievi del Nas. Saltano mensa e tempo pieno nelle elementari e medie comunali. Per materne e nidi, fa sapere il sindaco, “stiamo lavorando affinché l’attività didattica possa continuare per quanti vorranno ricondurre i bambini a scuola, ma solo dopo avere fatto consumare loro il pasto a casa”. Alessandrini annuncia anche formule compensative per le rette sul tempo pieno “che verrà ripristinato una volta accertato che il cibo non ha determinato la situazione creatasi”. Nonostante l’Asl abbia sottolineato come non si tratti di un’emergenza, già sabato ha disposto un’indagine epidemiologica e sono in corso accertamenti dei Carabinieri del Nas sui campionamenti effettuati nel centro di cottura che serve tutte le mense delle scuole comunali. I primi risultati potrebbero arrivare lunedì mattina, qualora si tratti di salmonella, o nel pomeriggio in caso di altre patologie. Oltre ai bambini finiti in ospedale, tanti sono quelli, residenti in diverse zone della città, a casa con febbre alta e disturbi intestinali. “Saremo al fianco delle famiglie e a tutela della salute dei bambini, se verrà accertato che a provocare i malori è stato il cibo somministrato alla mensa – aveva dichiarato già sabato sera il sindaco -. Se dagli accertamenti il malore risultasse conseguenza della qualità del cibo ingerito a scuola attiveremo ogni forma di tutela a carico dell’ente per la salvaguardia della salute dei bambini. Il Comune offrirà ogni possibile forma di tutela nei confronti del concessionario”.