Cresce l’ipotesi di un incarico a Matteo Salvini

Il Pd ha ribadito al Presidente Sergio Mattarella proprio ruolo di minoranza. E’ cambiata quindi la posizione dem. Non più all’opposizione, ma apertura per fare nascere un Governo. “Anche alla luce di quanto avviene in Siria- ha detto Maurizio Martina al termine del colloquio – occorre che le forze che hanno prevalso la smettano col tira e molla, le tattiche, i tatticismi, i personalismi estremi e la grande incertezza che stanno generando dicendo se sono in grado di essere all’altezza della situazione”. Lo dice Maurizio Martina, parlando per la delegazione Pd. “Il Paese ha il bisogno di scelte chiare: chi ha prevalso ha il dovere di dire cosa vuol fare senza continuare con i balletti di polemiche pubbliche che nascondono solide intese di occupazione” di incarichi. E’ possibile a questo punto che il Pd apra ad un Governo di minoranza a guida Matteo Salvini uscendo dall’aula al momento del voto di fiducia.

“Se continuasse il gioco delle tattiche politiche e dei veti mentre gli italiani soffrono vuol dire che la richiesta di cambiamento” emersa dalle elezioni del 4 marzo sarebbe “disattesa – ha dichiarato Matteo Salvini al termine delle consultazioni al Quirinale -. Speriamo non sia così per l’Italia, per noi è il valore più grande”. “Per quanto riguarda la Siria pur ribadendo gli obblighi alla lealtà alleanza Atlantica siamo fortemente contrari qualsiasi azione unilaterale”, ha affermato il leader del centrodestra. Lo scenario più credibile è quello di un pre incarico a Matteo Salvini per mettere alle strette il M5S. In questo caso i grillini avrebbero l’opportunità di andare al Governo entrando in maggioranza o di finire all’opposizione. Mentre il Pd per senso di responsabilità potrebbe agevolare la nascita del Governo uscendo dall’aula oppure offrendo un appoggio esterno e valutando su ogni singolo provvedimento. Al centrodestra basterebbero pochi mesi per consolidare la maggioranza convincendo un gruppo di responsabili.