Il mondiale di Luigi Di Biagio

“Queste quattro gare possono rappresentare un piccolo Mondiale”.  Così dichiara l’attuale commissario tecnico della nazionale italiana di Luigi Di Biagio. Una maniera fin troppo enfatica per il ciclo di amichevoli che gli azzurri affronteranno nel corso della primavera ma che in realtà nascondono la legittima ambizione dell’ex allenatore dell’Under 21 di giocarsi le sue carte per rimanere CT della nazionale maggiore anche dopo questi impegni. Ma per Di Biagio l’impegno sulla prestigiosa panchina sembra comunque destinato inevitabilmente ad essere a tempo determinato, non soltanto per le esplicite critiche mosse negli ultimi giorni nei suoi confronti da Claudio Gentile, ma per la concorrenza inarrivabile dei nomi che si fanno come suoi possibili successori, favoritissimi dal prestigio che hanno ed anche dalle quote dei siti specializzati in scommesse sportive  per Casino Bet365. Dopo il flop Ventura con la mancata qualificazione ai Mondiali 2018 alla fine dello sciagurato play off contro la Svezia, quattro erano i nomi che circolavano insistentemente sui mezzi di comunicazione: Antonio Conte, Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti e Roberto Mancini. In questi mesi i primi due hanno pian piano perso terreno ed ora si tratta di un vero e proprio testa a testa tra l’ex allenatore del Bayern Monaco l’attuale tecnico dello Zenit San Pietroburgo. Ed è veramente difficile capire chi potrà essere scelto dei due anche per una situazione comunicativa decisamente inedita per il mondo del calcio. Solitamente in questi casi infatti i diretti interessati smentiscono in modo assoluto qualsiasi trattativa mentre invece sia Ancelotti sia Mancini hanno in più di una occasione fatto importanti aperture sulla possibilità di sedere sulla panchina della nazionale e non si sono sottratte a vere e proprie dichiarazioni d’amore e d’orgoglio sull’incarico. Insomma, parafrasando il film cult degli anni ’80 ritrasmesso ogni anno alla vigilia di Natale da Italia 1, siamo ad una panchina (invece di una poltrona…) per due! Dovendo analizzare le carriere dei due tecnici, entrambi hanno una grandissima esperienza a livello internazionale, avendo allenato non solo in Italia ma anche in altri prestigiosi campionati. I profili sono simili ma senza ombra di dubbio Carletto da Reggiolo ha vinto molto di più dello jesino. D’altra però per entrambi si tratterebbe di una prima volta con una nazionale e si è potuto constatare in più di una occasione che non sono così poche le differenze nell’allenare un club rispetto al ruolo di commissario tecnico. Dunque da qui a giugno probabilmente il borsino su chi sale e chi scende continuerà ad ondeggiare fino a quando la Federazione Italiana Giuoco Calcio non prenderà la sua decisione definitiva. Per la cronaca attualmente comunque è Roberto Mancini il favorito fra i due ma da novembre ad oggi abbiamo visto cambiare la griglia con incredibile velocità. Chiunque sarà fra i due comunque, tutti i tifosi italiani sperano che la nazionale possa tornare a regalarci grandi gioie e grandi emozioni. Erano più di 60 anni che la nostra nazionale non partecipava ai Mondiali, un vero e proprio shock generazionale da cui, calcisticamente parlando, ci riprenderemo soltanto al momento di un nuovo trionfo azzurro.