Milano. Il Bilancio di previsione 2018-2020 supera l’esame dell’Aula

Il Bilancio di previsione 2018-2020 del Comune di Milano supera l’esame dell’Aula a Palazzo Marino. La delibera è stata approvata con 30 voti favorevoli e 14 contrari, dopo la discussione degli emendamenti presentati da tutti i gruppi consiliari. La chiusura per il 2018 è fissata a 3,1 miliardi di euro in parità tra entrate e spese per la parte corrente, mentre a 2,4 miliardi di euro per la parte in conto capitale.

“Il fatto che la discussione sul Bilancio di previsione si sia esaurita in poche sessioni – afferma l’assessore al Bilancio Roberto Tasca – indica il buon lavoro svolto a tutti i livelli. Un lavoro di preparazione e di chiaro indirizzo amministrativo che contiene le spese e lascia inalterata la qualità dei servizi di una città in continua crescita i cui bisogni si vanno allargando. Ringrazio molto tutti i consiglieri per il lavoro svolto, le proposte avanzate e la disponibilità al confronto non strumentale ma volto al bene collettivo. E ringrazio il personale del Comune, da mesi impegnato in un difficile lavoro di elaborazione”.

Il Bilancio appena approvato ottiene il risultato di contenere la spesa senza intaccare i servizi erogati ai cittadini, grazie ad un’attenta attività di accertamento da parte delle direzioni degli Assessorati. Infatti le spese per le missioni degli Assessorati restano costanti a 740 milioni di euro per il 2018, così come costante, rispetto all’anno precedente, è il volume delle entrate.

Una strategia resa necessaria dalla crescita costante delle spese. Tra di loro si evidenziano quelle relative al contratto di Trasporto Pubblico Locale per 850 milioni di euro e quelle relative al personale dipendente del Comune per 650 milioni di euro, per il quale l’Amministrazione ha approvato il piano di stabilizzazione. Oltre al rimborso della quota capitale del debito e alla spesa per interessi che pesano per 280 milioni di euro (il debito complessivo del Comune passa da 3,8 a 3,6 miliardi di euro). “Sull’obbligo di rimborsare l’intera quota capitale con entrate correnti rimane la necessità di valutare il merito da parte del prossimo governo, soprattutto per i comuni virtuosi come Milano”, afferma l’assessore Tasca.