Fine di un’epoca: niente più cd dal 2022

I compact disc non verranno più prodotti. Ha chiuso l’ultima fabbrica negli USA. Sony ha chiuso il celebre stabilimento di Terre Haute in Indiana. Era stato il primo a produrre compact disc a partire dal 1984.

Sony appalterà la produzione di CD ad aziende terze e 375 dipendenti sono stati licenziati. Altri 300 lavoratori resteranno per produrre Blu-Ray destinati a film e videogiochi per PlayStation e mini disc UHD-100 per le sale di proiezione.

Il rivenditore Best Buy smetterà di vendere cd musicali, vista l’avanzata delle piattaforme streaming. Negli USA le vendite di questo supporto tecnologico sono diminuite del 18% nel 2017. Il compact disc arrivò sul mercato a inizia degli anni Ottanta e soppiantò il vinile che ora sta tornando in auge. Billboard spiega che Best Buy ha informato i fornitori di musica che toglierà i cd dagli scaffali il primo luglio 2018.

Le vendite di compact disc per la catena al dettaglio di elettronica al consumo generano circa 40 milioni di dollari all’anno. Le vendite di musica digitale, invece, hanno superato le vendite di formati fisici dal 2015, una tendenza destinata a continuare. I servizi di streaming musicale come Spotify e Apple Music in abbonamento sono cresciuti di oltre il 60% nel 2017. Best Buy continuerà a vendere dischi in vinile: le vendite di questo formato hanno raggiunto un livello record nel 2017, rappresentando il 14% di tutte le vendite di album fisici. Il primo lettore di compact disc fu lanciato il primo ottobre 1982 dalla giapponese Sony. Già nel 2010 il numero di cd venduti nel mondo si è dimezzato rispetto all’anno di picco considerato il 2000. Si prevede la scomparsa del cd nel 2022. Leggi anche qui Niente più cd dal 2022 ma super audio e bluray sono in affanno.