Milano. Il Re è nudo: nutrita partecipazione di pubblico

L’ottava serata del talk show “Il Re è nudo” ha visto una nutrita partecipazione di pubblico che ha tributato un grandissimo e meritato affetto a Gianluca Genoni, icona mondiale dell’apnea. L’architetto-scrittore Raffaele Geminiani, conduttore della rassegna, ha scherzato sull’iniziale paura dell’acqua in tenera età da parte di Genoni per poi passare, attraverso la visione di spettacolari filmati, a parlare delle imprese “sovrumane” del signore degli abissi. Il record mondiale di profondità a –160 mt nelle acque antistanti a Rapallo, o l’incredibile tempo di apnea in assetto costante, dopo l’immissione di ossigeno nei polmoni, di 18’03”69, compiuto a Goito in piscina con acque termali.

Misure e tempi che hanno suscitato nei presenti, non addetti ai lavori, sentimenti misti di curiosità e di rispetto per l’uomo Genoni che con disarmante semplicità ha raccontato la preparazione psicofisiologica e il coraggio, o incoscienza, che servono per misurarsi con le profondità marine. Geminiani ha chiesto anche di raccontare l’episodio in cui Genoni ha “rischiato” veramente la vita durante un’immersione in cui un’ondata anomala ha creato un problema tecnico anche in profondità e Gianluca ha perso lucidità ad oltre –140 metri, ma l’uomo pesce anche in quella occasione ha vinto la sua personale sfida con gli abissi.

Genoni ha contribuito anche allo sviluppo della ricerca medica e scientifica, infatti in diverse occasioni la sua grandissima capacità di resistere alle condizioni più estreme è stata seguita da organizzazioni scientifiche. E’ stato proiettato un filmato della spedizione organizzata dal CNR e dall’Università di Milano che ha portato Gianluca sull’Himalaya alle pendici dell’Everest a perlustrare, unico uomo nella storia, le profondità di un laghetto posto ad oltre 5200 metri di altitudine, in condizioni di particolari temperature e rarefazione di ossigeno. Genoni ha anche raccontato dello stupore degli autoctoni davanti alla sua figura di apneista. Altre bellissime immagini quelle dell’immersione nella faglia di Silfra in Islanda, luogo in cui è possibile, per Genoni, toccare contemporaneamente le zolle della faglia euroasiatica e di quella americana, emozioni raccontate anche sul palco. Genoni e Geminiani si sono aperti anche sulla loro religiosità quando è stato mostrato il filmato di un’immersione al largo delle Isole Tremiti fatta con lo scopo di toccare la statua sottomarina di Padre Pio.

Altro grande protagonista della serata è stato Stefano Tovaglieri, direttore tecnico della Nazionale italiana di apnea, che intervenuto sul palco, con Martina Mongiardino, primatista mondiale di prove dinamiche indoor, ha raccontato dell’evoluzione di questa specialità, che partita dai grandi pionieri degli anni ’60/70, Maiorca e Majol, ha proseguito con le figure di Pellizzari e Genoni, per approdare agli sviluppi più propriamente sportivi che potrebbero portare al grande traguardo olimpico del 2024 a Parigi. Importante contributo alla serata è stato quello di Marco Contardi, storico subacqueo della protezione civile che ha trasmesso testimonianze dirette dell’apnea come missione e impegno civico e sociale e non solo sportivo.

A riguardo proprio delle tematiche sociali la presenza di “In campo con il cuore” ha dimostrato, ancora una volta, di come la passione e il lavoro concreto di volontari possano migliorare la qualità della vita per tutti. L’associazione, infatti, è impegnata nella cardioprotezione della città, attraverso la collocazione di defibrillatori in punti strategici del territorio.

Le società Apnea Italia di Concorezzo e Atlanti Sub di Milano hanno illustrato le loro attività e i loro obbiettivi. I ragazzini dell’AICS OLMI, storica società calcistica della zona 7 hanno letto il Giuramento Olimpico dell’atleta, divenuto ormai momento importante della rassegna. Da febbraio oltre 2400 spettatori sono sfilati sul palco del CAM Olmi per assistere al primo talk show sportivo-teatrale meneghino. E la sfida continua.

Re Nudo