Gli ostelli di tutta Europa a Milano

Milano capitale della ricezione turistica settore ostelli grazie all’Annual General Meeting di Europe’s Famous Hostels – l’associazione che raccoglie 50 ostelli tra i migliori d’Europa, uno per ogni principale destinazione turistica – ospitato quest’anno da Ostello Bello, struttura premiata dal Comune di Milano con l’Ambrogino d’oro. In occasione dei lavori dell’associazione, Palazzo Marino ha ospitato un incontro in cui gli operatori del settore si sono confrontati sull’impatto culturale ed economico che questo mercato in costante espansione sta avendo sul turismo internazionale.

Il mondo degli ostelli

E’ in forte cambiamento: negli ultimi tre anni ha visto mutare radicalmente il target dei propri ospiti e in parallelo il proprio ruolo all’interno della rete culturale cittadina: da semplici “punti di appoggio” per viaggiatori la cui esigenza era quella di soggiornare a basso costo, gli ostelli si sono riconfigurati esteticamente e nella propria funzione, affermandosi in molti casi come veri e propri hub creativi. “Gli ostelli – ha detto l’assessore al Turismo del Comune di Milano, Roberta Guaineri – vanno valorizzati come punto di contatto tra giovani e territorio: un ruolo da protagonista nella nostra politica del turismo che guarda ai viaggiatori sotto i 35 anni con un forte interesse e un’attenzione specifica”.

Secondo una recentissima rilevazione dell’Osservatorio mensile Confturismo-Istituto Piepoli, il desiderio di viaggiare è elevato soprattutto tra i più giovani e le donne over 55. La ricerca individua due target di viaggiatore giovane, entrambi con una propensione molto alta al turismo: i giovani che in vacanza cercano divertimento, amicizie e avventura; i giovani che organizzano tutto nel minimo dettaglio e preferiscono visitare siti culturali senza rinunciare al divertimento.

“Milano – ha fatto notare l’assessore Guaineri – si presenta come una soluzione perfetta per entrambe le tipologie. Per massimizzare il suo potenziale di attrazione nei confronti dei più giovani, abbiamo però bisogno di soluzioni, anche ricettive, che si presentino come esperienze, capaci di creare intorno a loro un network informativo-culturale che rappresenti la prima e l’ultima porta di accesso alla città; ovvero che li introduca, li segua e offra un’interpretazione e un filtro di ciò che vivono. In questo gli ostelli, soprattutto se di qualità, sono maestri”.

Stando alle rilevazioni del settore Turismo di Palazzo Marino, negli ultimi cinque anni il numero delle strutture è più che triplicato passando da 8 a 25, così come il numero di letti che è cresciuto di oltre il 140%. Gli arrivi negli ostelli rappresentano circa il 24% del totale degli arrivi nelle strutture extra-alberghiere ed il 10% di tutti i pernottamenti nelle strutture extra-alberghiere. Nei 5 anni, dal 2012 al 2016, gli arrivi negli ostelli sono risultati composti per il 79% da turisti stranieri e dal 21% da turisti italiani; gli arrivi sono cresciuti del 42,5% (+25,9% italiani; +45,8% stranieri).

famous hostel