Continua con successo il Taormina Gourmet

La seconda giornata della kermesse di Taormina si è aperta con una masterclass dedicata all’oro verde siciliano: l’Olio d’Oliva. Protagonista il carismatico patron del Premiato Oleificio Barbera, Manfredi, che ha raccontato la storia della sua famiglia, La Manfredi Barbera & Figli S.p.A., fondata nel 1894. La passione per questo lavoro, l’amore per la sua terra, l’attaccamento ai principi di qualità, hanno condotto Manfredi ad un cammino evolutivo professionale ricco di soddisfazioni. Attraverso cinque generazioni, l’oleificio dalla piccola azienda di Palermo, nato nelle vicine campagne di San Lorenzo si è impreziosito col frantoio sperimentale di Custonaci, portando per il mondo le eccellenze della produzione olearia siciliana. Manfredi Barbera si è poi soffermato sulla volontà di produrre degli oli extra vergine da monocultivar per evidenziare il carattere di ogni singolo olio: Biancolilla, Nocellara e Cerasuola. La produzione dell’Azienda spazia anche nelle DOP Valdemone, Val di Mazara e Valli Trapanesi. La degustazione, che ha seguito un filmato esaustivo dei vari processi di lavorazione, ha deliziato il palato dei partecipanti con gli abbinamenti dell’olio col cibo. La giornata domenica è proseguta senza sosta. Di scena, in una della due sale dedicate, sono stati i Grandi Cru della costa toscana. Un tasting con dieci vini rossi prodotti nelle province di Grosseto, Massa, Lucca, Livorno e Pisa. L’associazione, che raccoglie i produttori che lavorano e producono vino nelle colline più famose del mondo, è stata rappresentata dall’affascinante signora del vino, Ginevra Venerosi Pesciolini. La degustazione è stata guidata insieme all’esperto Andrea Gori che ci ha fatto viaggiare idealmente per la costa toscana, lambita dal tirreno, partendo dal sud, attraverso vini legati fortemente ai territori d’origine. I partecipanti hanno vissuto grazie ai vini in degustazione la “rivoluzione” di una Toscana del vino con l’introduzione dei Super Tuscan, vini di alta qualità prodotti al di fuori dei disciplinari della DOC e della DOCG. Altro appuntamento di grande interesse è stato quello condotto da Daniele Cernilli, Doctor Wine, curatore della Guida essenziale dei vivi italiani. I vini in degustazione, spesso di piccole cantine sconosciute ai più, hanno riguardato bianchi e rossi da tutta Italia. Una bella sorpresa è stato il Pinot Grigio “Joy 2016”, Castello di Spessa DOC Collio, vinificato assecondando il suo processo naturale: colore rosa antico, al palato pulito ed elegante. L’appuntamento con il professore Luigi Moio è stato a dir poco entusiasmante. Dall’alto della sua esperienza di docente universitario e di consulente di numerose cantine nazionali ed internazionale, Moio ha condotto la masterclass con l’ironia e la schiettezza tipica della sua terra d’origine. Il viaggio tra l’Aglianico e il Taurasi è stato veramente ricco di dettagli e chiarimenti su come fare un ottimo vino senza stravolgere nulla del processo che la natura ha tracciato. La sua conoscenza tecnica, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo del vino, ha reso gradevole e affascinante la sua lezione accompagnata dalla degustazione dei suoi grandi vini che ha iniziato a produrre dal 2001, in prima persona con l’aiuto della moglie Laura e di fidati collaboratori, nella sua splendida Casa-Azienda “Quintodecimo” a Mirabella Eclano. Lì, si producono tre rossi e tre bianchi: pochi vini ma buoni. Luigi Moio, per la cronaca, ha di recente pubblicato un saggio sui profumi del vino edito da Modandori dal titolo Il Respiro del Vino. L’ultimo incontro della domenica è stato con Walter Massa, Beppe Rinaldi e Oscar Farinetti: L’Italia (del vino) che vorrei. Tra gli ospiti d’eccezione anche Ampelio Bucci, produttore Marchigiano di grandi vini. Il “teatrino” come l’ha chiamato il conduttore di Cronaca di Gusto, è stato divertente e molto interessante con numerosi interventi anche dal pubblico presente tra giornalisti di testate nazionali e produttori importanti del mondo del vino e del funzionario della Banca Intesa che ha dato un supporto tecnico-finanziario indicando quali potrebbero essere le strade per l’accesso al credito. Due vini di Walter Massa il Derthona e il Monleale, rispettivamente bianco e rosso. Due di Beppe Rinaldi un Langhe DOC e un Barolo DOCG. Nel banco anche un Barolo DOCG della vigna acquistata di recente dalla Famiglia Farinetti. Il siparietto tra produttori e pubblico è stato un bel finale per una giornata ricca e interessante. L’organizzazione di Cronache di Gusto, impeccabile, ha pensato anche al grande pubblico proveniente da tutta la Sicilia e non solo, che ha popolato le sale dell’Hilton di Giiardini Naxos, predisponendo nei due grandi locali dedicati un Banco d’Assaggio riguardanti i grandi vini del panorama nazionale e internazionale, una sezione speciale dedicata alle birre e ai prodotti agroalimentari d’eccellenza. Il via è stato dato alle ore 15:00 fino alle ore 21:00 di ieri sera, domenica.