Palermo. Bruno Contrada rientra nella Polizia ad 86 anni

Alla fine Bruno Contrada vince la sua battaglia e rientra nella Polizia ad 86 anni. A stabilirlo il capo Franco Gabrielli dopo la sentenza della Corte di Cassazione dello scorso luglio, che ha dichiarato ineseguibile la condanna a 10 anni di carcere inflitta nel 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’ex 007 è stato anche numero due del Sisde oltre che capo della squadra mobile di Palermo. Contrada è stato destituito 10 anni addietro dall’allora capo della Polizia Antonio Manganelli in seguito alla sentenza di condanna. Il provvedimento ha anche effetti retroattivi: la revoca parte dal gennaio 1993, quando Contrada venne sospeso dal corpo di Polizia in seguito all’arresto. Gli verrà riconosciuto “l’intero trattamento economico previsto dalle vigenti disposizioni di legge, con interessi e rivalutazione monetaria”, si legge nel provvedimento.

Bruno Contrada

“È un giorno importante per il nostro assistito – dichiarano i suoi legali – che dopo tanti anni vede restituita la sua onorabilità e viene reinserito tra i prefetti della Polizia. La forza del diritto prevale sulle ingiustizie”. Bruno Contrada viene arrestato il 24 dicembre 1992 con l’accusa di concorso in associazione mafiosa. In primo grado viene condannato a 10 anni, ma la Corte d’Appello ribalta la sentenza e lo assolve. Altro colpo di scena in Cassazione, che annulla l’assoluzione e rimanda il processo alla Corte d’Appello di Palermo, che il 25 febbraio 2006 conferma la condanna a 10 anni di carcere. La sentenza diventa definitiva nel 2007. Nel 2015 arriva la Corte Europea per i diritti dell’uomo, che condanna l’Italia a risarcire l’ex 007 perché all’epoca dei fatti a lui contestati – si parla degli anni ’80 – il reato di concorso in associazione mafiosa non era “chiaro né prevedibile”. Cosa che spinge i legali di Contrada a impugnare nuovamente la condanna, fino alla sentenza di Cassazione del luglio scorso, che la dichiara “ineseguibile e improduttiva di effetti penali”.