Terracina commemora il capitano Orlandi. Attese risposte dalla scatola nera

Quanto accaduto domenica a Terracina rimarrà impresso per sempre nelle miglia di persone che erano sul posto per assistere allo spettacolo delle Frecce Tricolori. Davanti ai loro occhi è precipitato l’aereo del capitano Gabriele Orlandi. Il pilota di Cesena non ce l’ha fatta. E’ morto davanti alla propria fidanzata. Grandissimo il dolore cui il centro laziale parteciperà con una commemorazione voluta dal sindaco Nicola Procaccini che si terrà nel fine settimana. Sarà proclamato lutto cittadino nel giorno del funerale del capitano Orlandi. Il primo cittadino ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare alla commemorazione pubblica per testimoniare vicinanza e solidarietà alla famiglia e all’Aeronautica militare.

Le inchieste sull’incidente

Due inchieste parallele sono state istruite. Una della Procura militare e un’altra dalla Procura di Latina. L’Eurofighter stava per lasciare la scena ed era impegnato in un’acrobazia in discesa. Ma l’aereo non ha ripreso quota e si è inabissato in mare. Tutte le ipotesi sono prese in considerazione: una manovra sbagliata; un malore di Orlandi; un guasto o un problema tecnico al caccia. Il sostituto procuratore di Latina Gregorio Capasso ha disposto una serie di accertamenti. Al setaccio i filmati dell’esibizione e le prove di volo delle ore precedenti. La scatola nera (al momento non recuperata) consentirà di stabilire con più precisione quanto accaduto.

Sono due le inchieste sull’incidente aereo avvenuto domenica pomeriggio all’Air show di Terracina, la tre giorni di eventi sul lungomare, in cui è morto il pilota di 36 anni, Gabriele Orlandi, capitano dell’Aeronautica sotto gli occhi di centinaia di persone, compresa la fidanzata e i genitori. C’è un’inchiesta della Procura militare e anche un’indagine coordinata dalla Procura di Latina. L’incidente è avvenuto mentre il caccia pilotato da Orlandi, un Eurofighter che faceva parte del Reparto sperimentale di volo dell’Aeronautica militare ed era uno dei velivoli di difesa dello spazio aereo nazionale, stava per lasciare la scena ed era impegnato in un’acrobazia in discesa. Ma il velivolo non ha ripreso quota e si è inabissato in mare, con un impatto fatale per il pilota. Le ipotesi su cui gli investigatori stanno lavorando sono allo stato tre: quella dell’errore umano ovvero una manovra sbagliata del pilota; un possibile malore del pilota; un eventuale guasto o un problema tecnico al velivolo. Il sostituto procuratore di Latina Gregorio Capasso ha disposto una serie di accertamenti necessari per ricostruire il quadro dell’incidente: al vaglio degli inquirenti i filmati dell’esibizione di ieri e anche delle prove di volo delle ore precedenti. Ma sarà la scatola nera del velivolo, ancora non recuperata, a rivelare di più. Le operazioni di recupero dei resti del caccia, a decine di metri di profondità, sono iniziate all’alba da parte di squadre di sommozzatori dei vigili del fuoco, dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. Il corpo del pilota era stato, invece, recuperato ieri e si trova all’obitorio dell’ospedale Goretti di Latina.