Porta della Roma inviolata: dove può arrivare la squadra del dopo Totti

E’ il primo anno dei giallorossi senza Francesco Totti. Lasciato il campo, il Pupone segue la sua Roma da dirigente. La squadra ha iniziato alla grande. Porta inviolata nelle prime gare così come nella stagione 2013 (prima panchina di Garcia). In quella stagione la porta rimase inviolata solo in campionato. In questa primo anno per Di Francesco l’inviolabilità è totale: tre sfide in serie A senza avere subito reti e una in Champions per giunta contro l’Atletico Madrid. La Roma ha puntellato la difesa dimostrando di essere una squadra difficile da battere. Anche i bookmaker stranieri riconoscono i favori dei pronostici al club capitolino. La maggioranza dei bookmaker stranieri più noti sono agenzie di scommesse affermate in diverse Nazioni europee. E’ possibile trovare sul web guide per individuare i migliori bonus dei bookmaker stranieri. Il loro “gradimento” nei confronti della squadra capitolina testimonia che la Roma può arrivare lontano.

Roma: i meriti della difesa

La squadra ha cambiato centrali ed esterni destri con punti fermi inamovibili anche sulla fascia sinistra e Alisson in porta. Il portiere si è detto “contento” delle sue parate ma “anche del lavoro della difesa e di tutta la squadra”. Il brasiliano ha ammesso che “la parata più difficile che ho fatto è stata quella su Saul contro l’Atletico”. Nella stagione precedente il giocatore era riserva di Szczesny. Alisson è ora un punto di riferimento per il mister. “Ho sempre saputo delle mie qualità, era solo questione di tempo e avevo bisogno di giocare, di mostrare il mio valore in campo”. Ha dichiarato a TeleRadioStereo. Allison si dice favorevole alla Var. “Lascia all’arbitro una decisione più precisa anche quando è coperto. Quando ha un dubbio lo può utilizzare. Squadre perdono campionati per un errore e con la Var si può aiutare una squadra a vincere per la sua qualità”.

Roma: il centrocampo e l’attacco

La squadra è solida in tutti i reparti. Gonalons a Benevento ha iniziato la sfida da titolare disputando un’ottima gara. Il francese smentisce un suo addio prematuro. “A fine carriera mi piacerebbe tornare a giocare nel Lione, il club dove sono cresciuto, ma ora sono alla Roma, in un grande club con persone fantastiche” ha precisato il centrocampista. Il calciatore su Sky Sport 24 si è detto “felicissimo”. “Voglio dimostrare le mie qualità e metterle al servizio della squadra”.

Assist. Giocate di qualità. Un leader in campo e anche fuori. E’ Aleksandar Kolarov perno della squadra titolare della Roma. Il serbo ha dimostrato in questo avvio di campionato tutto il suo valore e ha conquistato il pubblico romanista. In attesa di apprezzare le qualità di Schick altra arma in più per questa nuova Roma. La squadra allestita è munita di un elevato spessore tecnico. In questa fase sta rodando gli ingranaggi di un gruppo rinnovato e che ha le qualità per essere almeno tra le prime quattro in campionato ed andare avanti in Europa. Questa squadra può contare poi su un giocatore di razza come Dzeko. Se la Roma va fortissimo è anche merito di Edin che ha realizzato due doppiette contro Benevento e Verona.

Roma: l’obiettivo è lo scudetto

E’ felice ma pretende di più il mister. “Sono contento della nostra crescita” dice Di Francesco. “Sapevo che, lavorando così, avremmo acquisito i giusti automatismi. Dopo due partite ci davano in lotta per il quarto-quinto posto, ma noi siamo consapevoli di dover lottare per lo scudetto”. Come dare torto all’allenatore giallorosso. Questa squadra ha ampi margini di crescita e potrà anche puntellarsi nel mercato di riparazione. Per verificare se la Roma è già al livello di Juve e Napoli, ci sono tre test probanti in meno di due settimane: Udinese, Qarabag e Milan.

Edin Dzeko