La Cia Taranto e Terranostra di Lizzano per debellare la xylella fastidiosa sui campi sperimentali di Veglie e Nardò (Le)

Taranto. Anche la Cia Confederazione  Italiana Agricoltori di Taranto in prima linea per combattere la xylella fastidiosa. La Cia Confederazione  Italiana Agricoltori della Puglia, in collaborazione con lo studio tecnico agro-ambientale ed ingegneria Terranostra di Lizzano, ha organizzato un importante incontro pubblico per divulgare informazioni tecniche e scientifiche e linee guida di riferimento, sia alle aziende colpite dall’emergenza Xylella fastidiosa, sia a quelle aziende che, trovandosi nella stessa regione, devono adottare misure preventive per evitare di essere infettate da questo temibile batterio. L’incontro di carattere scientifico-divulgativo si è tenuto il 26 gennaio direttamente sui campi sperimentali di Veglie e Nardò (Le) dove sono sopraggiunti agricoltori, agronomi e frantoiani da ogni parte della Regione Puglia, ai quali il dott. Marco Scortichini del CREA di Caserta e Roma e i tecnici dello studio tecnico agroambientale ed ingegneria Terranostra di Lizzano il dott. For. Nicola Cristella e l’agrotecnico Paolo Marangi, hanno illustrato i risultati e i progressi della cura sulla malattia che colpisce il pluricentenario patrimonio olivicolo; presenti il vicepresidente e il direttore Cia Taranto Pietro De Padova e Vito Rubino. In questo incontro il dott. Scortichini e la sua equipe hanno illustrato agli agricoltori quanto sia inutile effettuare l’espianto degli uliveti per contrastare il batterio da quarantena e come si può tranquillamente convivere con questo patogeno limitando la sua presenza all’interno della pianta effettuando trattamenti con un prodotto israeliano a base di rame, zinco ed idracido, sottolineando che anche queste cultivar tradizionali o germoplasma locale Ogliarola e Cellina di Nardò, in particolare, se adeguatamente trattate e aiutate magari con questo prodotto con il nome commerciale Dentamet. Con il ripristino delle buone pratiche agricole e l’innalzamento della fertilità del suolo le piante possono sopravvivere tanto quanto una varietà ritenuta al momento  tollerante alla malattia. L’incontro si è concluso nel campo sperimentale di Nardò nell’azienda agricola Rolli Francesco dove erano presenti piante di ulivo della varietà Cellina di Nardò, decisamente sane e vigorose in quanto il proprietario, oltre ad effettuare i trattamenti con il prodotto consigliato dal prof. Scortichini a base di rame, zinco e idracido in primavera-estate ed in autunno, svolge le buone pratiche agricole, arature, concimazioni e leggere potature per eliminare le parti secche e ridurre di conseguenza il focolaio di infezione. La Cia Puglia, insieme allo studio tecnico agro-ambientale ed ingegneria Terranostra, nei prossimi giorni continuerà a divulgare informazioni tecniche e scientifiche e linee guida di riferimento al mondo agricolo per poter meglio contrastare e convivere con questa malattia.