Roma, Harleyste attraversano la città per dire no a violenza e stalking

Domenica 27 settembre un gruppo di harleyste insieme a Rosella – mamma di Federica Mangiapelo, la ragazzina di 16 anni uccisa nel 2012 dal suo fidanzato – griderà il suo No allo stalking e alla violenza sulle donne. L’iniziativa – accolta con favore da Roma Capitale, da Telefono Rosa e dalla Casa internazionale delle donne – prevede l’attraversamento in moto della città da Via Panama fino in Campidoglio.

“Sono fondamentalmente due i motivi per cui abbiamo deciso di scendere in piazza contro la violenza sulle donne e lo stalking” ha dichiarato Chiara Matteucci, una delle promotrici dell’iniziativa. “Prima di tutto perché girare per la città con moto rumorose dà visibilità di per sé, figuriamoci poi se a guidare le moto sono delle donne. E poi perché la moto è da sempre sinonimo di libertà. Chi subisce violenza, invece, perde la sua libertà. Noi, con il nostro passaggio, vogliamo ribadire che ci siamo e che vogliamo fare qualcosa perché la libertà è un valore inestimabile che non può e non deve essere violato” ha proseguito Chiara. “Siamo onorate e orgogliose perché domenica sarà dei nostri anche Rosella e la presenza di questa madre ci ha rese ancora più forti e più convinte del messaggio che vogliamo lanciare”.

Anche Roma Capitale – nella persona della consigliera comunale Daniela Tiburzi, presidente della Commissione per le Politiche sociali e per la Salute – ha accolto con favore l’iniziativa. “Ho appoggiato immediatamente l’idea di queste harleyste non solo concedendo all’iniziativa il patrocinio della Commissione che presiedo, ma partecipando il stessa al programma della mattinata” ha dichiarato la Tiburzi. “Ricordare Federica è un modo per non dimenticare le decine di donne che ogni giorno subiscono violenza. E la scelta di queste donne di sfilare per la città facendo sentire in modo deciso la loro presenza mi è sembrata un’ottima maniera per dire No ad ogni forma di violenza. Ma non basta dire solo No. Bisogna mettere in campo iniziative che possano realmente ridurre questo fenomeno incivile e delittuoso. Per questo dobbiamo ricominciare dai più piccoli. Così ho proposto loro di condividere un progetto da portare nelle scuole e che presenteremo al Ministero dell’Istruzione il 6 ottobre prossimo. Un’idea che inseguo da tempo e che mi auguro possa sollecitare la curiosità e l’attenzione dei ragazzi sull’importanza del rispetto dell’altro in quanto individuo. Dobbiamo ricominciare a dare spazio al vecchio ma sempre valido principio di una ‘sana educazione’, ormai sempre più spesso dimenticata ma senza la quale è difficile procedere nella formazione delle nuove generazioni” ha concluso la Tiburzi.

L’appuntamento è previsto per le ore 9.30 in Via Panama 55 e la partenza avverrà intorno alle ore 10.00/10.15. Percorso: Via Panama, P.zza Ungheria, Porta Pinciana, Via Veneto, P.zza Barberini, P.zza della Repubblica, Via Nazionale e traforo, Via Sistina, Pincio, P.zza del Popolo, Lungotevere, San Pietro, Gianicolo, Casa internazionale della Donna, P.zza Venezia, Campidoglio (intorno alle 12). Prevista qualche sosta per poter scattare alcune foto. Presso la Casa internazionale delle donne il gruppo verrà ricevuto per un breve saluto da Inelida Franselina Soares, presidente dell’Associazione donne di Capoverde.