Genova, Oltrebampè-bambini e prodotti agricoli di eccellenza

La forma arcuata e sinuosa dell’aiuola si ispira a quella della Liguria e all’interno dei suoi ‘confini’ in ardesia non ci sono fiori più o meno esotici, ma piante aromatiche, insalata e alberi da frutto tipici del territorio della nostra regione. Ci troviamo nel cortile interno dell’istituto scolastico comprensivo di piazza del Monastero a Sampierdarena, che ha sede nella cinquecentesca Villa Centurione detta “del monastero” poiché edificata su un convento medievale delle suore di S. Maria del Sepolcro.

“L’aiuola è soltanto uno dei risultati visibili di “Oltrebampè – Bambini e prodotti agricoli d’eccellenza” progetto europeo dedicato alla ristorazione scolastica a Km zero, rivolto a bambini e ragazzi della fascia della scuola dell’obbligo, cui il Comune di Genova ha partecipato insieme all’istituto agrario Marsano di Sant’Iliario e ai due istituti alberghieri cittadini, Bergese e Marco Polo” ha detto l’assessore alle scuole Pino Boero ringraziando i tre istituti “a peculiarità professionalizzanti” per il fondamentale apporto all’iniziativa. Boero ha posto l’accento sul ruolo della ristorazione scolastica quale momento di educazione al consumo consapevole e di qualità. E il progetto Oltrebampè aveva tra gli obiettivi l’aumento della conoscenza delle produzioni locali e, nel corso dell’anno, sono state svolte numerose attività per sensibilizzare i più giovani al valore del cibo a KM zero e all’enogastronomia locale.

Dieci sono stati gli incontri con l’agronomo Walter Orsi su prodotti biologici, KM zero e Dop, rivolti a insegnanti, genitori, commissioni mensa e operatori della ristorazione scolastica, mentre sono stati trentasei i laboratori di cucina, curati dagli istituti Nino Bergese e Marco Polo, che hanno trasmesso a centinaia di ragazzi i segreti delle ricette liguri. Hanno preparato – e poi gustato – una minestra fatta a crudo con prodotti di agricoltura biologica e un pesto di fave, hanno dato forma ai tradizionali canestrelli e impastato focaccia, il tutto sotto la guida di studenti e insegnanti delle due scuole alberghiere.

E’ Simone Viola, studente dell’ultimo anno del Marco Polo che al progetto Oltrebampè dedicherà la sua tesina di fine corso, a raccontare in una frase lo spirito delle lezioni “Erano attenti, interessati, io mischiavo pratica e teoria e mentre i bambini della scuola elementare impastavano la focaccia – e si sa che ai bambini queste cose piacciono – intanto gli parlavo delle olive liguri e dell’olio extravergine”.

Nell’istituto comprensivo di piazza Monastero a Sampierdarena, grazie ai finanziamenti ottenuti con il progetto iniziato nel 2013, è stato possibile realizzare, oltre all’aiuola didattica nel cortile cinquecentesco, anche l’allestimento completo di una cucina didattica, comprensivo di ristrutturazione dei servizi igienici dotati di spogliatoi e locali tecnici per gli operatori di cucina. Entrambe, aiuola e cucina didattica, saranno da settembre a disposizione di tutte le scuole della città. Presso la scuola primaria Cantore di via Reti è stata possibile la sistemazione di due refettori e l’adeguamento dell’impianto elettrico.

Per tirare le fila di ciò che si è fatto sono stati organizzati tre eventi destinati sia agli stakeholder della ristorazione scolastica sia ai ragazzi delle scuole. Il workshop ‘La ristorazione scolastica a km 0’ si è tenuto al matitone giovedì 28 maggio, mentre il giorno dopo i ragazzi sono stati protagonisti dei Laboratori “Impariamo le ricette liguri”, che si sono svolti al mercato del Ferro di Sestri Ponente. Infine grande festa, con cena etnica, venerdì 4 giugno nella sede dell’Istituto di piazza Monastero dove, per l’occasione, le poste hanno allestito un Ufficio Filatelico temporaneo per l’apposizione di un annullo speciale figurato sulla cartolina che riproduce il poster ‘I frutti d’eccellenza’ creato dai ragazzi della scuola. La realizzazione della cartolina – e della giornata di festa – come ha ricordato la preside Elisa Bandini, è stata possibile grazie al generoso contributo di molti operatori commerciali del quartiere.

La preside ha rilevato la valenza educativa di tutto il progetto, che ha stimolato nei ragazzi domande sulla storia e sulla cultura del territorio e, attraverso il cibo, anche l’integrazione multietnica. “Nessuno pensava che i bambini avrebbero mangiato le verdure – ricorda Alessandro Depau, insegnante di cucina del Marco Polo – e invece è bastato farli partecipare alla preparazione di un pinzimonio a colori vivaci per far sì che insalata, finocchi e ravanelli fossero visti sotto un’altra luce”.

Il progetto Oltrebampè ha raggiunto i suoi obiettivi, ma non è mica finita qui. A settembre si continua…