Vicenza, mura cittadine concluso il restauro da via Bonollo alla Rocchetta

E’ stato pressoché ultimato il restauro delle mura cittadine nel tratto dalla breccia di via Bonollo fino al Castello della Rocchetta. Grazie al finanziamento PRUSST è stato dunque possibile restituire alla città anche questo tratto di mura che si affaccia su viale Mazzini, liberandolo dalla vegetazione infestante, ripulendolo con getti d’acqua a bassa pressione, consolidandolo laddove la muratura presentava distacchi, fenomeni di erosione e mancanze, proteggendolo con una nuova “copertina sommitale”.

L’assessore alla cura urbana Cristina Balbi ha eseguito un sopralluogo all’intervento: “Con il completamento di questi lavori – ha dichiarato l’assessore – restituiamo alla città un altro significativo tratto di un manufatto molto importante per Vicenza, città d’arte e turistica. Grazie alle economie abbiamo ottenuto anche il recupero della cosiddetta casetta del boia, l’edificio medievale che, collegato alla Rocchetta con un ponte levatoio, serviva da opera di difesa aggiuntiva verso la campagna. Non solo: nell’ambito di questo appalto abbiamo opportunamente previsto anche la pulizia dalla vegetazione infestante dei tratti di mura già restaurati per 8 anni”. Il costo complessivo dell’opera è stato di 285 mila euro, di cui l’importo dei lavori è pari a 202.257,34 euro. I lavori sono realizzati dalla ditta EDILRESTAURI srl di Brendola (VI) e diretti dall’architetto Lino Vittorio Bozzetto di Peschiera del Garda (VR).

L’intervento rappresenta il quarto stralcio del maxiprogetto da 7.882.000 euro per il completo recupero delle mura cittadine dal Castello della Rocchetta a Porta S. Croce, di cui 1.365.000 euro già spesi nei primi tre stralci.

Poiché nell’ambito del progetto di questo quarto stralcio è stata prevista anche la pulizia dalla vegetazione infestante dei tratti di mura già restaurati, tale operazione è stata portata a termine lo scorso mese dalla ditta vincitrice dell’appalto che la eseguirà per otto anni consecutivi, in modo da mantenere nel tempo la qualità e il beneficio dei lavori.

Grazie infine ad alcune economie è stato possibile estendere gli interventi anche alla messa in sicurezza e al consolidamento della cosiddetta “casetta del boia”, ovvero il manufatto difensivo (barbacane) collocato di fronte al Castello della Rocchetta, che versava in pessimo stato di manutenzione.

Per quanto riguarda nuovi stralci del maxi progetto da quasi 8 milioni di euro, la prossima tranche riguarderà il recupero della torre 2, manufatto molto degradato di fronte all’edificio del genio civile: per questo intervento per il quale il Comune ha già inoltrato alla Regione una richiesta di finanziamento per 350 mila euro.