Voto di fiducia, il M5s anche adesso scopre di potersi alleare con altri per battere Renzi

beppe grilloÈ la storia si ripete, ogni qualvolta serve coalizzarsi contro le decisioni del presidente del Consiglio Matteo Renzi (voto di fiducia) il M5s scopre che esistono altri partiti, o pezzi di partito, a cui guardare per fare fronte comune e fare cadere il Governo. In precedenza era stato lo stesso Beppe Grillo a rivolgersi all’ex segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani, di mettersi contro le decisioni di Renzi per andare a nuove elezioni. Richiesta respinta al mittente. In occasione del primo voto di fiducia che ci sarà in queste ore alla Camera, continua il pressing dei cittadini del movimento di Beppe Grillo nei confronti dei parlamentari Pd, quelli che la pensano in maniera diversa a proposito dell’Italicum, affinché non abbandonino l’aula e votino contro la fiducia insieme al M5s.

Matteo RenziUna collaborazione ad orologeria che il M5s vorrebbe attuare soltanto per motivi elettoralistici e null’altro. Quando, invece, sono altri a chiedere a Beppe Grillo di fare nascere un Governo di svolta come lo proponeva l’allora segretario del Pd, Pierluigi Bersani, all’indomani delle elezioni politiche del 2013, con in agenda punti importanti da evadere nel breve tempo, la proposta non è stata accolta dai responsabili del M5s che pensavano, anche allora, ad elezioni anticipate.

Il treno delle possibilità da sfruttare passa una sola volta e chissà quando ripasserà di nuovo dalla stessa stazione per imbarcarsi. Sta di fatto che l’Italicum sarà, con ogni probabilità, approvato e di questo se ne deve fare una colpa anche Beppe Grillo ed il suo movimento.