Il Consiglio comunale di Agrigento è decaduto

E’ successo dopo che 17 consiglieri si sono dimessi, aggiungendosi ai 4 che avevano lasciato l’incarico alcuni giorni fa. Una decisione legata allo scandalo delle commissioni consiliari, che nel solo 2014 si sono riunite 1.133 volte, tre al giorno, festivi compresi, al solo scopo di incassare i gettoni di presenza, per un costo di oltre 285 mila euro. Sulla vicenda indaga la Procura di Agrigento.

Giunta e sindaco erano stati sostituiti a luglio da un commissario straordinario. Lo scandalo era emerso a fine gennaio durante una puntata di Ballarò, con tanto di fuori onda dei consiglieri.

Il 3 febbraio la Guardia di finanza aveva fatto irruzione in municipio e sequestrato i verbali delle commissioni. Il giorno dopo era stata la volta della Digos, che indaga su vicende legate al Piano regolatore. Otto mesi fa il sindaco Marco Zambuto (passato dall’Udc al Pdl al Pd) ha dovuto lasciare per una condanna a 2 mesi e 20 giorni per abuso d’ufficio (poi assolto in secondo grado), e con lui è decaduta anche la giunta.

Il 5 febbraio 2 mila persone sono scese in piazza ad Agrigento, mentre il Consiglio comunale era riunito e annunciava di non poter sostituire i consiglieri dimissionari perché le Fiamme gialle avevano sequestrato anche la documentazione concernente le dimissioni. La seduta continuò con il regolamento taxi, mentre fra i cittadini che vi assistevano montava la rabbia; alcuni furono allontanati a forza dall’aula.