Milano, visite a Palazzo Marino nuovi itinerari e sale inedite

Palazzo Marino “si apre” ai milanesi e ai turisti nei mesi di Expo con nuovi itinerari e sale mai viste. È questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale che vuole offrire a tutti la possibilità di conoscere nuovi pregevoli spazi, finora chiusi al pubblico e usati come uffici, della “Casa dei milanesi”.

Milano trinità

“Palazzo Marino – dichiara l’assessora al Tempo libero e Qualità della vita Chiara Bisconti – è una meta già molto gradita, in particolare per le scolaresche che quasi quotidianamente vengono a visitarlo. E spesso apre le porte ai milanesi in occasione di eventi e ricorrenze particolari. Con questo progetto intendiamo restituire maggiormente ai cittadini quello che consideriamo un bene comune, la “Casa dei milanesi”. Recupereremo spazi finora nascosti o usati come uffici, valorizzandone il pregio e la bellezza, come mai fatto prima. Contiamo di raggiungere la quota di 10 mila visite nei sei mesi dell’Esposizione”.

Sono stati 3.300 i visitatori che nel 2014 hanno preso parte alle visite guidate a Palazzo Marino.

“Grazie a questo progetto – dichiara il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo – la ‘casa dei milanesi’ sarà sempre più a disposizione dei cittadini, offrendo a tutti arte, storia e tradizione. A Palazzo Marino già trovano spazio eventi culturali importanti, come Area P. Ora le porte saranno ancora più aperte e accoglienti grazie a questi spazi ritrovati. Speriamo che il progetto vada anche oltre Expo e che Palazzo Marino diventi meta irrinunciabile per i milanesi, grandi e piccoli, e per i visitatori”.

Quattro novità, quattro sale oggi non visitabili, arricchiranno gli itinerari. Dalla Sala Tempere, con le sue tele del ‘600, alla Sala degli Arazzi con le opere che illustrano la vita dell’imperatore romano Marco Aurelio, dalla Sala della Trinità con i due angeli attribuiti all’opera di Giovan Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, fino alla Sala Resurrezione con gli affreschi attribuiti a Giovanni da Lomazzo.

Milano Palazzo MarinoQueste si aggiungeranno al Cortile d’onore, Sala Alessi, Sala dell’Urbanistica, Sala Marra, Sala del Consiglio Comunale, Sala dell’Orologio e Sala Giunta che già oggi è possibile ammirare.

Per una migliore organizzazione delle visite guidate, verrà aperto stabilmente l’ingresso principale di Palazzo Marino su piazza della Scala. E sarà organizzato un punto di accoglienza con brochure informative e audio guide. Il percorso sarà adeguato in modo da renderlo accessibile ai portatori di handicap.

La visita a Palazzo Marino resterà gratuita e i percorsi saranno adattati alle esigenze delle diverse utenze, come già accade.

È pubblicato sul sito del Comune di Milano, nella sezione Bandi e Avvisi di gara, l’avviso per la ricerca di uno sponsor finanziario che si farà carico dell’operazione e degli interventi necessari, per un costo complessivo di circa 60 mila euro.

A seguire, alcune informazioni sulle quattro sale inedite che per Expo 2015 rientreranno nel nuovo percorso di visita a Palazzo Marino.

Sala delle Tempere La sala ospita quattro grandi tele che raffigurano episodi della vita dei santi Pietro e Paolo, provenienti dalla Villa Litta Modignani. Si ritiene che le opere possano essere attribuite ad un ignoto pittore romano, forse attivo intorno al 1630. In questa stanza le pareti (rivestite in carta dipinta in trompe-l’oeil) simulano gli antichi cuoi di Cordoba, con zoccolature di finto marmo e arredi in stile cinquecentesco e seicentesco.

Sala degli Arazzi In questa sala sono presenti degli antichi arazzi che illustrano alcuni episodi tratti dalla vita dell’imperatore romano Marco Aurelio (in particolare, il Trionfo di Marco Aurelio, l’episodio in cui l’imperatore raccomanda il figlio Commodo ai filosofi e quello in cui incontra i medici). Non mancano però le storie mitologiche: nell’ultimo arazzo, che fu tessuto in una bottega di Bruxelles nel XVI secolo (forse uno dei più antichi delle collezioni municipali), troviamo rappresentati gli eroi Perseo e Bellerofonte mentre combattono contro le belve.

Sala Trinità All’interno di questa stanza, che sembra quasi una cappella gentilizia, sono stati inseriti nel muro degli affreschi strappati provenienti dall’antica chiesa tardo manierista di San Vito in Pasquirolo. Vediamo La Trinità e due angeli attribuiti all’opera di Giovan Mauro della Rovere detto il Fiammenghino (1575-1640). Si è scelto di collocare questi affreschi in questa sala perché è qui che, secondo la tradizione, si trovava in origine l’oratorio.

Sala Risurrezione Anche in questa sala troviamo degli affreschi strappati (provengono dal monastero benedettino femminile di San Vincenzino): si tratta di una serie dedicata alla vita di Cristo, ricondotta al pennello di Giovanni da Lomazzo (tra il 1530 e il 1555). Troviamo quindi: due pannelli con le figure dei santi Lorenzo e Vincenzo rappresentati con i rispettivi attributi iconografici che ne ricordano il martirio; una scena con la Salita al Calvario; una Deposizione nel Sepolcro; la discesa al Limbo.

Inoltre, all’interno di una finta cornice architettonica, un Noli me tangere e un’Adorazione del Bambino.