La Petite messe solennelle alla Casa della Musica

Sarà la la Petite messe solennelle per soprano, contralto, tenore, basso, coro, pianoforte e armonium, cioè uno dei più alti capolavori di Gioachino Rossini, a dare il via alle “Musiche per i giorni di festa” con le quali la Casa della Musica dà appuntamento agli appassionati parmigiani della grande musica nella Sala dei Concerti dell’Istituzione di piazzale san Francesco alle ore 17 della prossima domenica 28 dicembre 2014. Il concerto sarà a ingresso gratuito, fino all’esaurimento dei posti disponibili: dalle ore 16 del giorno stesso del concerto sarà possibile ritirare presso la Reception della Casa della Musica i contrassegni che danno diritto all’ingresso. Protagonista dell’evento sarà uno dei complessi italiani più accreditati in campo internazionale nel repertorio cameristico, corale e strumentale, La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci, e con la partecipazione di Valentina Coladonato, soprano, Gabriella Martellacci, contralto, Vincenzo Di Donato, tenore, Sergio Foresti, basso, Matteo Andri, pianoforte e Daniel Perer, armonium.

“Buon Dio, eccola finita questa povera piccola messa. Ho fatto della musica sacra o della musica dannata? Ero nato per l’opera buffa. Tu lo sai bene! Poca scienza, un po’ di cuore: ed è tutto. Sii dunque benedetto, ed accordami il paradiso”. Così Rossini chiudeva l’autografo della Petite messe solennelle, “composta per la mia villeggiatura di Passy” nel giro di un paio di mesi, durante l’estate del 1863. Aveva allora settantun anni e i suoi “dialoghi” col Padreterno – intrisi di ironia, devozione e paura – si facevano sempre più serrati: un capolavoro musicale che per la chiarezza di una scrittura altrettanto sapiente che chiarissima e per la profondità del risultato e del significato non solo musicale, può essere considerata il testamento spirituale di Rossini, forse già presago della sua prossima morte.

Non a caso è stato scritto che con questa composizione Rossini abbia aggiunto un capolavoro nuovo al suo immenso catalogo, quasi azzardato per anni in cui imperava il romanticismo: esso anticipa i tempi della musica moderna dando nuovi indirizzi estetici e forme avveniristiche che si svilupperanno ben oltre la metà dell’Ottocento per giungere agli inizi del Novecento.

Il concerto è realizzato col contributo di Banca Monte Parma.