Acqua potabile a Ferrandina, nota di Sel
Il coordinatore regionale di Sel, Maria Murante, in una nota interviene sulla vicenda dell’acqua potabile a Ferrandina. “Ci troviamo – afferma – di fronte a una tragicommedia recitata anche piuttosto male. In data 21 novembre il Sindaco di Ferrandina, Saverio D’Amelio, diffonde una ordinanza in cui si vieta a chiunque l’utilizzo ai fini potabili ed alimentari delle acque distribuite attraverso il serbatoio sito in C.da Gesù Cristo a seguito di una segnalazione dell’ASM su dati ArpaB che propone, tra le altre cose, l’emissione di un’ordinanza urgentissima di sospensione dell’erogazione di acqua potabile.
La ragione: in data 18 novembre ArpaB congiuntamente ad Acquedotto Lucano, come quest’ultimo ente afferma in una nota ufficiale, preleva – sostiene l’esponente di Sinistra, Ecologie e Libertà – dei campioni di acqua dal suddetto serbatoio; seguono ulteriori prelievi di campioni il 20 novembre. In entrambi i casi però, secondo l’Acquedotto Lucano, gli esiti sono conformi al valore limite previsto dal D. Lgs. 31/01. L’ArpaB invece segnala la presenza di batteri all’ASM che a sua volta allerta l’Amministrazione Comunale.
In parole povere, secondo l’Acquedotto Lucano, che durante la giornata di ieri ha rassicurato le centinaia di cittadini che si sono allarmati dalla circolare diffusa dal sindaco attivandosi con telefonate che hanno sovraccaricato i centralini dell’ente, sino alle 16:30 del pomeriggio di ieri l’acqua era potabile. Alle 18:00 viene diramata una comunicazione ufficiale dall’Acquedotto in cui si comunica, in maniera schizofrenica rispetto alle comunicazioni telefoniche, la sospensione del servizio idrico limitata al centro storico del comune di Ferrandina, attenendosi alla disposizione del Sindaco, pur non ravvisandone la necessità.
La fotografia che ne esce fuori è la seguente: le aree fornite dal serbatoio sito in rione Cappuccini è esente da qualsiasi disagio e/o preoccupazione di sorta.
Di contro, le aree che si forniscono dal serbatoio sito in C.da Gesù Cristo dovrebbero essere contaminate dalla presenza di clostridi.
Paradosso: il servizio idrico viene sospeso solo ed esclusivamente nel centro storico, nonostante che il serbatoio interessato rifornisca gran parte del paese.
Diversi – aggiunge Murante – sono gli interrogativi cui non viene data risposta alcuna. E le comunicazioni ufficiali, in stridente contrasto tra loro, non fanno che enfatizzare e amplificare uno stato di psicosi nella comunità: non è un caso che ieri – in seguito alla comunicazione del sindaco, che tra le altre cose, innesca uno stato di preoccupazione e di allarme senza però comunicare l’esito di quelle analisi che pure erano in suo possesso come egli stesso afferma nella comunicazione diramata – si sono verificate scene di ordinaria follia, verificandosi anche zuffe tra cittadini per l’acquisto di acqua imbottigliata, neanche si trattasse di un paese sotto assedio.
Sinistra Ecologia Libertà chiede la immediata comunicazione ai cittadini degli esiti delle analisi; una audizione pubblica per comprendere perché se le analisi sono state effettuate in data 18 e 20 novembre i cittadini sono venuti a conoscenza di un eventuale rischio per la salute pubblica – come lo stesso sindaco sottolinea nella comunicazione diffusa ieri – solo nel primo pomeriggio del 21 novembre; come mai, se l’eventuale problema interessa le aree fornite dal serbatoio di C.da Gesù Cristo, la sospensione del servizio idrico è stata effettuata solo ed esclusivamente per il centro storico; come mai esiste, come afferma l’Acquedotto Lucano, questa incongruenza sugli esiti della analisi.
In attesa che il Sindaco di Ferrandina riceva una telefonata dal dottor Martemucci – come ci tiene a precisare in una nota trasmessa oggi alle 12:00 – i cittadini aspettano risposte certe, sicure e congruenti da tutti gli attori di questa vicenda”.