Premiati i trecento alunni che hanno partecipato al progetto Arno, un fiume per amico

Trecento bambini delle primarie a lezione al Parco delle Cascine: per conoscere l’Arno dalla sorgente fino alla foce, scoprire i tanti modi, evidenti o nascosti, con i quali ha influenzato, e influenza ancora, la vita della città, come le alluvioni passate. Senza dimenticare gli interventi necessari per rendere il fiume e i suoi affluenti meno pericolosi. L’appuntamento per gli alunni di 11 classi era al “Centro visite” del parco per la giornata conclusiva progetto “Arno, un fiume per amico”, promosso da Autorità di Bacino del fiume Arno ed inserito ne ‘Le Chiavi della Città’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione, che comprende progetti e percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.

All’iniziativa erano presenti la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi e con il segretario generale dell’autorità di bacino del fiume Arno, Gaia Checcucci.

“Un bel percorso – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – che coniuga responsabilità, partecipazione ed educazione ambientale. Vogliamo contribuire a generare una nuova consapevolezza del valore di quanto ci circonda, per rafforzare la coscienza critica dei cittadini più giovani, indispensabile per formare cittadini adulti consapevoli e liberi. Un sano ambientalismo fin da piccoli favorisce sicuramente una trasformazione della società e una propensione verso un’economia più sostenibile”. “Molto soddisfatta del risultato raggiunto – ha affermato Checcucci – per un progetto che piace sempre più ai ragazzi e agli insegnanti delle scuole fiorentine. La cura e la tutela del territorio è possibile solo se diamo ai ragazzi l’opportunità di conoscere fin da piccoli tutto quello che ruota attorno all’ambiente naturale e fluviale”.

Nel corso dell’iniziativa Gaia Checcucci e Cristina Giachi hanno consegnato ai ragazzi un calendario dell’Arno ed un poster contenente i disegni e la stampa dei lavori prodotti dalle classi durante il progetto. La festa degli oltre 300 ragazzi è stata riempita con una serie di laboratori legati alla vita, alla flora, alla fauna e alla storia del fiume cittadino. Tra i giochi proposti quello del Mono P.A.I. con una grande mappa di Firenze con le zone divise in base alla pericolosità di alluvione. Su questa mappa gli studenti hanno agito come pianificatori, tenendo conto del pericolo di alluvione nelle zone di Firenze, dove costruire la propria città, con scuole, abitazioni, fabbriche, stazioni, ospedali e giardini. In un altro laboratorio i ragazzi sono stati coinvolti nella ricerca del livello di pericolosità da alluvione della propria casa e della propria scuola.