Roma, non si crei il mostro mediatico si accertino eventuali patologie di Khan Mohamed Shandaz

Ancora sangue e violenza a Roma. Questa volta la vittima è un ventottenne pakistano Khan Mohamed Shandaz che è stato trovato a terra esanime, dopo una lite, con un giovane diciassettenne.  L’episodio si è verificato nel quartiere di Tor Pignattara in Via Lodovico Pavoni nella zona della Marranella. Secondo la ricostruzione dei fatti, nella notte tra il 18 e 19 Settembre, intorno alle 23:30, il pakistano avrebbe iniziato a molestare la gente in strada, tra cui il giovane diciassettenne, che dopo aver ricevuto uno sputo in faccia avrebbe reagito, dando inizio ad una rissa conclusasi tragicamente con la morte di Khan Mohamed Shandaz. Quest’ultimo è stato immediatamente trasportato dai soccorritori del 118 al vicino ospedale Vannini, ma non c’è stato nulla da fare, poiché il pakistano è deceduto subito dopo il ricovero. I carabinieri hanno fermato il giovane diciassettenne, incensurato e senza precedenti, con l’accusa di omicidio preterintenzionale, escludendo a priori motivi razziali alla base del gesto. Il giovane, subito dopo il fermo, ha ammesso di essere stato il responsabile, ricostruendo i fatti e spiegando le motivazioni che lo avrebbero spinto a reagire in quel modo, aggiungendo però di aver colpito il ventottenne pakistano solamente con un pugno, dopo aver ricevuto uno sputo in faccia. Resta, quindi, da capire cosa abbia casuato la morte di Khan Mohamed Shandaz. Se sia stato un pugno o più colpi inferti, sarà solo l’esame autoptico, che verrà effettuato i prossimi giorni, a stabilirlo.

La notizia dell’omicidio del ventottenne pakistano ha lasciato sgomento un intero quartiere. Il tragico episodio, infatti, fa tornare alla luce i gravi ed annosi problemi della Capitale, con pochi controlli da parte delle forze dell’ordine e ronde non sufficienti, con la conseguenza di un degrado dilagante che spesso può sfociare in tragedie come in questo caso. In merito all’accaduto si è pronunciato il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che ha dichiarato: “Sarebbe interessante sapere cosà verrà fuori dall’esame autoptico, per poter avere un quadro più chiaro della situazione e capire se gli sputi sarebbero potuti essere contagiosi per qualcuno, Inoltre vorremmo essere informati sullo stato di salute del pakistano prima della sua morte e su eventuali sue patologie che solo l’esame autoptico potrà svelare. La morte del ventottenne a Tor Pignattara – ha proseguito il presidente di AssoTutela – fa emergere il problema dei controlli non sufficienti nei vari quartieri periferici di Roma. Vorremo chiedere al sindaco Marino di intensificare le ronde e l’utilizzo delle forze dell’ordine, onde evitare episodi incresciosi come in questo caso”.