Il novello principe Lorenzi il Magnificus sta compiendo la nuova rivoluzione tolemaica

matteo renziSei milioni di poveri, che sono? La disperazione di molte famiglie, il disagio sociale e la distruzione di ogni speranza, di ogni fiducia, che volete che importino? Corruzione, ingiustizie sociali, democrazia svenduta sul mercato, Italia nelle mani di un manipolo di innominati predatori che tentano l’ultimo assalto alla diligenza, che cosa pensate che siano? Quando c’è chi predica le magnifiche sorti e progressive, il Paese può ancora sperare nel nuovo Rinascimento. Meno male che il nostro presidente della Repubblica italiana lancia accorati  moniti e appelli. Chissà se Re Giorgio, ancora medita su quella illuminata scelta messianica di eleggere senatore a vita un filantropo e benefattore dell’umanità, per salvare la vita della perduta gente italica e rimettere in rotta un Paese naufrago e disperato. All’epoca, sulle reti televisive, campeggiava uno slogan tratto dalla tempesta di Shakespeare, “Noi siamo stati fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni”. Che bel sogno ci ha fatto vivere Mario Monti e la sua selezionata compagine!. Pensate, sei milioni di poveri assoluti sono un bel risultato per le casse auree dello statu quo dei magnati e dei plutocrati. “Sacrifici, sacrifici …” “Ce lo chiedono i mercati, ce lo chiede l’Europa … ”,  “Dobbiamo fare i compiti a casa”. Che mantra, che versi, che potenza espressiva! (Pardon, depressiva). Immaginiamo che grandi sacrifici stia facendo l’ex primo ministro e l’affranta Elsa Fornero che ha dovuto versare lacrime e sangue, o l’ex ministro dell’ambiente Corrado Clini; immani sacrifici poi hanno affrontato i nostri onesti e devoti parlamentari, che per amor di patria, sono stati costretti ad inchinarsi alle tangenti o trovarsi regali come case di fronte al Colosseo a loro insaputa, o elargire profferte d’amore alle povere escort per lenire la fatica della corte del cavalier errante. Ma il sacrificio più grande, inimmaginabile per noi comuni mortali (non per gli iniziati ai misteri di Iside), è stato quello di votarsi di fronte ad una povera fanciulla di nome Ruby, nipote del faraone Mubarak. Un capolavoro assoluto, che in tutto il mondo ancora ci invidiano per la sua carica geniale. Pensate che grande travaglio hanno vissuto Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna, Beatrice Lorenzin, Renato Schifani, Giancarlo Galan, Gianni Letta, Ignazio La Russa, Claudio Scajola, Nicola Cosentino, Marcello Dell’Utri, Denis Verdini  e company, come si sono impietositi del destino della povera ragazza, salvata dalla lapidazione dalla virtuosa paladina Nicole Minetti. Ma il capolavoro assoluto è il parto di un novello principe, Lorenzi il Magnificus , politico, letterato umanista e Signore di Firenze, che ha trovato la soluzione a tutti i nostri affanni e incubi con il nuovo del Senato, per fare “di quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli” (Mussolini, 1922) e con il porcellum-italicum. Ci sono certe uscite soteriologiche alla latina che salveranno la sovranità popolare e la dignità dei nominati che occuperanno il parlamentum: non l’us del genius loci ma di divus e l’um di pactum (della serie “tu sarai il figlio prediletto in cui mi sono riconosciuto”). Per questo ha chiesto una mano al cavalier errante e al suo fiero scudiero Denis Verdini, per partorire con l’arte maieutica socratica, il nobile e solenne “Patto del Nazzareno” e cantar “Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”,  in omaggio all’encomiastico Orlando furioso di Ariosto.

Ma non è tutto: il novello principe gigliato che “temprando lo scettro a’ regnatori, /Gli allor ne sfronda e alle genti svela/ di che lacrime grondi e di che sangue (Foscolo, Dei Sepolcri), ha messo mano alla vera rivoluzione cosmica, partendo dalla Scolastica per amore di Aristotele e della Summa di San Tommaso, riabilitando la teoria tolemaica. E si! perché quella eliocentrica ha creato troppi eretici. Niccolò Copernico, Giordano Bruno e Galileo Galilei erano soltanto dei poveri illusi! La rivoluzione del Magnificus cambierà la storia dello spirito magno illuminato dei novelli Padri: che volete che siano quei pochi milioni di euro (intorno ai 400?) donate alle scuole private della Santa Sede! Il fine privato giustifica i mezzi pubblici e quanta finezza è presente nella sua ascesi spirituale: dopo che il suo precedente maestro aveva compiuto la nuova ascesa sul Monti Citorio Ventoso e gli ha consegnato le chiavi di San Pietro, il nuovo mantra del Magnificus  è “Riforme”, “Cambieremo l’Italia”, “Sono gli italiani che lo chiedono e lo vogliono”. Non parla più a nome dell’Europa o dei Mercati come il messia Mario, ma degli italiani, perché riesce a interpretare i desideri più reconditi; infatti si è dedicato con molta passione allo studio de “L’interpretazioni dei sogni degli italiani”, in particolare dei sei milioni di poveri assoluti “perché di essi è il regno dei cieli” (Vangelo secondo Matteo). E’ riuscito anche a far assolvere Ruby:  “Chi è senza peccato scagli la prima pietra …” “Quant’ è bella giovinezza … del doman non c’è certezza”.

Sul giornale gli articoli del 26/12/2011 e del 24/12/2012 che anticipano la profezia, o meglio la realtà.