Vicenza, a Renzi segnalata la Prati come scuola per la quale sforare il patto di stabilità

E’ la scuola primaria Prati l’istituto per il quale il Comune di Vicenza ha chiesto al presidente del consiglio Matteo Renzi di poter sforare il patto di stabilità. Lo hanno annunciato stamane l’assessore alla formazione Umberto Nicolai e l’assessore alla cura urbana Cristina Balbi che nei giorni scorsi, con sindaco e tecnici comunali, hanno vagliato la situazione dell’edilizia scolastica cittadina, decidendo di indicare per l’iniziativa del Governo “una delle scuole più frequentate della città” e “il cuore pulsante del quartiere in cui si trova”, come lo stesso sindaco Variati ha definito la Prati nella lettera che ha scritto al presidente Renzi. Le scelta non è stata semplice perché, fortunatamente, la situazione dell’edilizia scolastica cittadina è da tempo oggetto delle cure dell’amministrazione Variati, ma tra le strutture che ancora richiedono interventi consistenti il gruppo di lavoro ha optato per una delle scuole più vecchie e frequentate della città: l’elementare Prati, infatti, risale al 1956 e oggi ospita 332 allievi. “Negli ultimi cinque anni – ha ricordato a questo proposito l’assessore Balbi – , pur in tempi difficili per le casse comunali abbiamo continuato ad investire in maniera diffusa nell’edilizia scolastica, assicurando a bambini e ragazzi la possibilità di vivere e studiare in ambienti confortevoli e in piena sicurezza. Non ci sono quindi situazioni di pericolosità generale, ma lavori su più stabili di cui quelli previsti per l’elementare Prati sono risultati i più cospicui e significativi”. Se, infatti, per la riqualificazione della scuola primaria Prati ci sarà il via libera del Governo allo sforamento del patto di stabilità, con un investimento di circa 1 milione e mezzo di euro potranno essere rifatti il coperto e i servizi igienici, sostituiti gli infissi e realizzato un cappotto termico per la riqualificazione energetica, compiute opere strutturali per ridurre il rischio sismico, eliminate le ultime barriere architettoniche e, soprattutto, realizzata nel cortile la palestra di cui la scuola è ancora priva. “E quella palestra – ha commentato l’assessore Nicolai – non solo andrà a colmare una grave carenza dell’edificio scolastico, ma sarà un valore aggiunto per i quartieri di san Bortolo e san Paolo, secondo la nostra logica di utilizzo degli impianti sia per le attività del mattino sia per quelle sportive pomeridiane e serali”. In attesa di nuove da Roma proseguirà come da programma l’azione già avviata dal Comune nelle scuole: entro l’estate saranno spesi in lavori negli edifici scolastici oltre 2 milioni di euro, mentre un altro milione di euro sarà inserito a questo scopo nel nuovo bilancio. Nel dettaglio, nei prossimi mesi saranno completati interventi strutturali per la riduzione del rischio sismisco nelle scuole Da Feltre, Calderari, Fraccon, Due Giugno, Fogazzaro (435 mila euro); sostituiti gli infissi alla Calderari (450 mila euro) e i pavimenti della Lattes (89.800 euro), realizzata la nuova palestra nel complesso scolastico di Santa Maria Nova (750 mila euro); realizzati interventi per la prevenzione incendi alla Da Feltre (290 mila euro), per complessivi 2.014.800 euro. Nel bilancio di previsione 2014 saranno poi inseriti, per 1.075.000 euro, la realizzazione degli spogliatoi della nuova palestra di Santa Maria Nova (350 mila euro), la sostituzione delle finestre della scuola Giovanni XXIII (200 mila euro), l’adeguamento dei seminterrati destinati ad archivio della Ambrosoli (75 mila euro), il rifacimento dei bagni della Lioy (50 mila euro), la conversione a gas di alcune centrali termiche a gasolio (150 mila euro), il rifacimento di servizi igienici (100 mila euro) e ulteriori interventi di riduzione del rischio sismico (150 mila euro).