Blessano di Basiliano, morta Luisa Dabalà era stata trovata tra i rifiuti
Tragico epilogo per la friulana di 76 anni trovata nei giorni scorsi nel suo letto, in uno stato di semi-incoscienza, circondata da escrementi e rifiuti. Luisa Dabalà, 76 anni, era stata soccorsa dai pompieri, allertati dal marito, nella sua casa di Blessano di Basiliano e ricoverata all’ospedale del capoluogo friulano. A causare la morte ulcere da decubito e setticemia con ogni probabilità causate dalle pessime condizioni igieniche in cui viveva.
La Procura ha disposto l’autopsia. Qualora dall’esame risultasse l’effettiva correlazione tra la morte dell’anziana e lo stato in cui viveva, l’ipotesi di reato potrebbe passare da abbandono di persona incapace a omicidio colposo. La donna viveva non solo nella sporcizia, ma anche senza allacciamento alla rete del gas e senza acqua corrente. Secondo le testimonianze rese dai vicini, l’anziana, pensionata delle Poste, non usciva dall’appartamento da almeno otto anni. Era sposata ma suo marito, anch’egli pensionato e disabile e che nel fascicolo del pm è indicato come parte lesa, tornava solo raramente nella casa di via della Resistenza. I coniugi avrebbero più volte impedito ad assistenti sociali e forze dell’ordine di entrare nella loro abitazione. Pare che, la scorsa estate, il fratello dell’anziana aveva scritto una lettera al Comune, preoccupato perché riusciva a mettersi in contatto con la sorella solo sporadicamente. Anche i vicini, un anno fa circa, preoccupati dal silenzio nell’appartamento, avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri. Anche in quell’occasione, secondo quanto si è appreso, la donna si era rifiutata di aprire la porta e, dalla finestra, aveva detto ai militari di non aver bisogno di aiuto.