La filiera del legno in Toscana, tutti i numeri di un enorme patrimonio da utilizzare

La Toscana, è la regione con la maggiore copertura forestale; 1.086.016   ettari pari al 51 % della superficie agraria e forestale e al 47 % della superficie territoriale. Le aree boscate sono distribuite prevalentemente in montagna (54,8%) e in collina (43,5%) e solo in minima parte in pianura (1,7%). Il 75,6% della superficie totale è data da bosco ceduo, solo il 18,8% la fustaia. La maggior parte dei boschi è di proprietà privata (85%). 130 mila ettari  pari a circa il 15% sono pubblici,  circa 110 mila ettari appartengono al demanio Regionale.

La provvigione legnosa complessiva stimata è di circa 124 milioni di metri cubi, ed ha un tasso di accrescimento del 4% annuo, pari a circa  5 milioni di metri cubi; le utilizzazioni forestali interessano una quota non superiore al 40% dell’accrescimento (circa 2 milioni di metri cubi all’anno). Solo una piccola percentuale riguarda il legno da opera di cui si stima una produttività potenziale annua di circa 260 mila metri cubi, per lo più pino, castagno e douglasia.  Attualmente la maggior parte degli interventi forestali interessano i boschi cedui per la  legna da ardere.

Le imprese toscane di utilizzazione boschiva sono circa 1400 con 3400 addetti mentre quelle di  trasformazione del legno sono circa 4200 con 19.000 addetti con una media di 4,5 addetti per impresa. Sono presenti in particolare nella provincia di Arezzo (in Casentino particolarmente attivo sia per l’utilizzazioni forestale  chela trasformazione del legno) e Pisa. Oltre a questa diffusa imprenditoria artigiana e industriale e ad una qualificata cooperazione forestale,  è importante la presenza del mondo scientifico:  l’Accademia Italiana di Scienze Forestali (Firenze), il CNR IVALSA (Sesto Fiorentino), il CRA Centro per la Selvicoltura (Arezzo), la Facoltà di Agraria che ha recentemente festeggiato il centenario del primo corso di laurea in Scienze forestali, rappresentano in Toscana un cluster d’eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’innovazione per il settore forestale.

Ricerca e innovazione assumono particolare importanza anche nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana nel quale saranno previste varie azioni finalizzate anche alla valorizzazione del settore forestale e della filiera del legno. Cresce  l’interesse per la gestione forestale sostenibile e la certificazione forestale; sono già  7000 gli ettari di foreste pubbliche certificati secondo gli standard PEFC e FSC (certificazione congiunta). L’obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi a una certificazione di proveniennza: “legno di Toscana”.

Numerose le iniziative della  Regione per la valorizzazione del legnotoscano: fabbricati agricoli in legno, barriere fonoassorbenti in legno, centro sociale a Rignano (FI) ecc,  indagini di filiera e attività formativa e divulgativa volta a promuovere un più ampio e diversificato uso del legno sia da opera che da energia.

A marzo verranno presentati i risultati di un progetto di ricerca affidato dalla Regione e coordinato dall’Università di Firenze (GESAAF) che fornirà un quadro dettagliato della filiera legno in Toscana. La Regione inoltre collabora con l’Accademia di Scienze forestali  all’organizzazione del prossimo  IV Congresso nazionale di Selvicoltura che sarà organizzato nel 2014 qui a Firenze in cui saranno trattate queste tematiche.