Unibas, Campus Macchia Romana a impatto zero

Il campus universitario di Macchia Romana, a Potenza, sarà autosufficiente dal punto di vista energetico, producendo in modo autonomo ciò di cui ha bisogno e riducendo al massimo grado possibile l’impatto ambientale dell’area: è l’obiettivo del progetto messo in campo dall’Università della Basilicata, che attraverso i fondi del Cipe (circa sei milioni di euro) doterà le strutture di pannelli fotovoltaici (circa 2.600 in totale), lampadine a basso consumo energetico, una centrale termica e tre torri eoliche. Ne dà notizia l’ufficio stampa dell’Unibas. Il contratto di affidamento dei lavori è stato firmato oggi, a Potenza, dal direttore generale dell’Università, Lorenzo Bochicchio, e dai rappresentanti delle aziende che eseguiranno i lavori, la ”Simet” e la ”Valori”. Le attività di riqualificazione cominceranno la prossima primavera, e il progetto si concluderà entro 400 giorni circa, portando l’area a produrre, annualmente, la quasi totalità dell’energia di cui ha bisogno. Il progetto, complessivamente, è composto da sei diversi interventi. Il primo riguarda il parcheggio del campus: i pannelli saranno installati su nuove pensiline, e sarà modificato l’accesso per permettere un miglior ingresso di auto e bus. Ciascun modulo strutturale avrà 24 pannelli fotovoltaici ad alta potenza (300 “kilowatt picco” – kWp – ciascuno, per 264 pannelli e una potenza complessiva di 79,2 kWp). Sarà riqualificato e dotato di impianti di produzione anche il corridoio principale del campus, che collega i due edifici principali e che ora non è utilizzato, in modo da consentirne l’utilizzo anche come “Student centre” (sono previsti 696 pannelli ed una potenza complessiva di 208,8 kWp). Nel secondo parcheggio interno del campus saranno installati altri pannelli sulle pensiline di copertura (288 in totale, per una potenza di 86,4 kWp), e lo stesso impianto sarà posizionato sulla centrale termica. Il quinto intervento riguarda l’area delle serre a Macchia Romana, che ospiterà un impianto fotovoltaico a terra, con 768 pannelli e tre aerogeneratori ad asse di rotazione verticale (una sorta di pale eoliche adatte all’area) da 3,00 kWp ciascuno, per un totale di potenza installata di 239,4 kWp. Per i dieci capannoni dell’area delle serre è infine prevista la sostituzione del rivestimento esterno in doghe di legno (ora danneggiate) che sarà completamente rimosso: il nuovo rivestimento sarà realizzato con pannelli metallici coibentati con poliuretano di 80 millimetri a cui si aggiungeranno 672 pannelli per una potenza di 96,8 kWp. In tutto il campus, infine, saranno sostituite lampadine e neon con nuovi modelli ad alto risparmio energetico. Il progetto nasce dal percorso di riqualificazione voluto dal rettore, Mauro Fiorentino, di concerto con la Regione Basilicata. “Si tratta di un’iniziativa di grande rilevanza – ha detto Bochicchio – poiché persegue l’obiettivo della crescita dell’Ateneo anche sui temi ambientali, e per la produzione energetica: puntiamo a rendere quasi completamente autosufficiente la struttura di Macchia Romana, riqualificando nel contempo anche gli spazi, dalle aree verdi e di parcheggio agli edifici. Ma resta la produzione energetica il fiore all’occhiello degli interventi, perché la sfida ambientale è la più importante dei nostri tempi, e va affrontata con ogni sforzo possibile, anche per dare un segnale concreto agli studenti, che saranno i dirigenti di domani”.