Potenza, turismo siglato contratto nazionale di settore

È stato siglato nei giorni scorsi a Roma il rinnovo del contratto nazionale del settore turismo che interessa nella nostra regione circa 7 mila addetti, pari a poco meno del 4 per cento degli occupati totali in Basilicata. Lo rende noto la segretaria generale della Fisascat Cisl Basilicata, Aurora Blanca, che valuta positivamente l’intesa siglata, oltre che dalla Fisascat, dai sindacati di categoria Filcams Cgil e Uiltucs Uil e dalle associazioni datoriali aderenti a Confcommercio, Federalberghi e Faita. Il contratto, della durata di 40 mesi (dal 1° maggio 2013 al 31 agosto 2016), prevede novità anche in materia di flessibilità, apprendistato (che viene notevolmente potenziato) e aggiornamento professionale attraverso gli enti bilaterali di settore. Il nuovo Ccnl regola in maniera più stringente il lavoro stagionale attraverso un nuovo sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’estensione degli sgravi fiscali a vantaggio delle imprese in caso di trasformazione del rapporto di lavoro. Le parti hanno inoltre convenuto di rafforzare la contrattazione di secondo livello, sia aziendale che territoriale, e rilanciare il sistema degli enti bilaterali. “Il turismo è un comparto nevralgico per l’economia della Basilicata, a maggior ragione in una congiuntura storica che vede l’industria e le attività tradizionali fortemente in affanno”, spiega la segretaria generale della Fisascat lucana, Aurora Blanca, che aggiunge: “Pur in un contesto in cui si alternano luci e ombre, il settore turistico lucano presenti notevoli margini di crescita, sia in termini di valore aggiunto che di contributo alla base occupazionale della regione. Il nuovo contratto collettivo – conclude Blanca – offre un pacchetto innovativo di strumenti, dalla flessibilità contrattata all’apprendistato, per poter assecondare un percorso di crescita quantitativo e qualitativo dell’offerta turistica regionale e allo stesso tempo estendere il livello di tutela in un ambito del mercato del lavoro caratterizzato ancora da un’elevata frammentazione e precarietà”.